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Berlusconi scrive prefazione del libro a Ylenia Citino, ex “Uomini e Donne”

Non è un caso di omonimia, il libro “Partiti a tutti i costi”, storia del finanziamento pubblico ai partiti dal fascismo ad oggi, ha la prefazione di Silvio Berlusconi. L’ha scritto Ylenia Citino, ex concorrente di “Uomini e Donne”.
A cura di Andrea Parrella
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Ylenia Citino, ex concorrente di "Uomini e donne" nel 2012 e laureata in giurisprudenza alla Luiss con il il massimo dei voti, ha scritto un libro "Partiti a tutti i costi", che è un excursus sul finanziamento pubblico ai partiti dal fascismo ad oggi. Nulla di strano in fondo, non fosse che la prefazione del libro è scritta da un certo Silvio Berlusconi, che non è un puro caso di ominimia, ma si tratta proprio dell'ex premier, ora capo del Pdl coinvolto in beghe giudiziarie di differente estrazione che rischiano di comprometterne il futuro politico. Il Cavaliere si è infatti detto colpito dalla passione politica della ragazza sin dal primo incontro avuto con lei. La Citino è sempre stata un'accanita sostenitrice di Forza Italia ed è esattamente dallo spirito della famosa discesa in campo del '94 che Berlusconi muove i primi passi della sua introduzione al libro, affermando della necessità della tanto agognata rivoluzione liberale come sola strada per la ripresa delle sorti del paese.

Indubbiamente molti tenderanno a dubitare delle competenze della Citino (che durante il programma osò dare della "shampista" alla celebre Tina), se non altro per quella dinamica che negli ultimi anni ha, a torto o ragione, delegittimato molti di coloro che circondassero Silvio Berlusconi. Anche se il suo cammino sembra diverso: "Mi hanno paragonato anche alla Minetti. Peccato che lei fino a qualche tempo fa era consigliere regionale, mentre io non sono stata mai eletta, nominata, né tantomeno candidata. Mi sono mantenuta gli studi lavorando come hostess o bartender e poi sono entrata nel girone dei precari. Per cogliere un’opportunità, alla fine, me ne sto andando all’estero". E' quanto scrive sul suo sito e infatti, a dimostrare la veridicità dell'affermazione, il concorso vinto all'Ena, la scuola nazionale di amministrazione di Parigi grazie alla quale ha ricoperto ruoli importanti e motivo per il quale abbandonò il programma di Canale 5.

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