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Berlusconi scrive al Pd: “Con Conte solo collaborazione istituzionale, vogliamo elezioni subito”

In una lettera al ‘Fatto Quotidiano Berlusconi spiega perché non intende dare alcun appoggio all’attuale maggioranza, come ipotizzato dal Pd: “La disponibilità alla collaborazione istituzionale, non ha in alcun modo il significato di una partecipazione o di un atteggiamento benevolo, oggi o in futuro, verso l’attuale maggioranza o verso altre formule politiche incoerenti con la volontà degli elettori”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Non vi è comunque, né da parte del Presidente Berlusconi, né del Movimento Politico Forza Italia alcuna disponibilità a fornire un sostegno politico al governo Conte". La dichiarazione del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, in una lettera al ‘Fatto Quotidiano', non lascia spazio a dubbi. Il Cavaliere commenta così l'apertura mostrata dal Pd, per bocca di Romano Prodi prima, e tramite un'intervista che il capogruppo dem al Senato Andrea Marcucci ha rilasciato ieri a Fanpage.it poi, che pensano a un eventuale ingresso di Forza Italia nella maggioranza, anche in considerazione della posizione favorevole di Forza Italia rispetto al Mes. Per l’ex presidente del Consiglio del Pd"Il problema è che il governo abbia una maggioranza solida e che quindi possa prendere delle decisioni", per cui un appoggio futuro di Forza Italia al governo non sarebbe "un tabù".

Ma Berlusconi frena: "La disponibilità alla collaborazione istituzionale, già espressa nella storia di Forza Italia nei confronti dei governi in carica, qualunque essi siano, nei momenti in cui sono in gioco vitali interessi nazionali, non ha in alcun modo il significato di una partecipazione o di un atteggiamento benevolo, oggi o in futuro, verso l'attuale maggioranza o verso altre formule politiche incoerenti con la volontà degli elettori".

"Al contrario – spiega ancora il leader azzurro –  Forza Italia, pur mantenendo un comportamento responsabile e costruttivo, è in prima linea nell'evidenziare l'inadeguatezza dell'attuale esecutivo e della formula politica che lo sostiene e nel chiedere di restituire la parola agli italiani".

In merito invece alla ricostruzione pubblicata dal Fatto, relativa ad un nesso causale fra le scelte politiche di Forza Italia e un possibile interessamento del gruppo Mediaset alla partecipazione ad una costituenda società a controllo pubblico per gestire la rete per Internet a banda larga, Berlusconi scrive che, "è destituita di qualsiasi fondamento".

"Dal 1994 – si legge nella lettera – con l'abbandono di tutte le cariche sociali, il Presidente Berlusconi non si occupa in alcun modo delle scelte strategiche né di quelle operative delle aziende da lui fondate. Tantomeno quindi ha mai fatto dipendere o in qualsiasi modo collegato le proprie scelte politiche a considerazioni che riguardano le aziende".

"Non vi è del resto – la notizia è di pubblico dominio – alcun interesse del gruppo Mediaset – osserva il Cav –  a una partecipazione come quella ventilata dall'articolo del Fatto, che non rientra assolutamente negli obbiettivi del gruppo. Mediaset è un gruppo che si occupa di creazione e diffusione di contenuti di informazione, cultura e intrattenimento su diversi supporti". Quindi conclude: "La gestione dell'infrastruttura non è di alcun interesse strategico per l'azienda. Per quanto attiene poi la questione del rapporto con Vivendi essa è validamente seguita da parte dei legali incaricati da Fininvest e Mediaset senza che – anche in questo caso – il Presidente Berlusconi interferisca o partecipi in alcun modo".

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