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Berlusconi riunisce i suoi: “Cancellare Imu, evitare aumento Iva, poi al voto”

Nella riunione del gruppo pidiellino Berlusconi lavora per comporre la frattura fra falchi e colombe.
A cura di Redazione
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Una riunione del gruppo dei parlamentari per decidere la linea da tenere nei prossimi cruciali giorni, con il voto (probabile) di fiducia a quel che resta del Governo Letta. Ma anche l'occasione per ricucire uno strappo interno che rischia di avere conseguenze enormi, non fosse altro che da un punto di vista strettamente numerico. Così, alla riunione dei parlamentari del Popolo della Libertà, Berlusconi ha provato a tenere insieme i malumori delle colombe con l'aggressività dei falchi, assumendosi la completa responsabilità della scelta.

A riportare le prime indiscrezioni sulla riunione è il Corsera:

"Berlusconi spiega i motivi della scelta «Ho deciso nella notte. Perchè gli italiani non capivano come facevamo a stare al governo con la sinistra se i nostri deputati si erano dimessi». E continua: «Dobbiamo spiegare ai nostri cittadini le nostre ragioni Forza Italia non è una forza estremista e nessuno mi ha costretto a far dimettere i ministri». Poi, ancora una volta, l'attacco ai giudici:«La missione di Magistratura Democratica è quella di garantire la democrazia. E per loro c'è democrazia solo se la sinistra è al potere. Hanno fatto piazza pulita dei partiti democratici»

I panni sporchi si lavano in famiglia – Una ricostruzione che avrebbe convinto un po' tutti, anche se non è mancato chi ha sottolineato il clima da caccia alle streghe che si respira in queste ore all'interno del Partito: non certo il viatico migliore per gestire una crisi così complessa e la rifondazione di Forza Italia. Una cosa comunque è certa bisogna restare uniti e non dare l'impressione che il partito sia allo sfascio. "Dobbiamo restare uniti, non dobbiamo dare all'esterno l'impressione che sta dando il Pd, i panni sporchi si lavano in casa" ha infati spiegato Berlusconi, aggiungendo "Quello che hanno fatto i ministri lo hanno fatto in buona fede ma abbiamo chiarito tutto".

Prima Iva e Imu poi al voto – Infine il Cavaliere ha spiegato ai suoi quale è la strada da percorrere nei prossimi giorni. Prima di abbandonare il governo infatti bisogna approvare i provvedimenti per evitare l'aumento dell'Iva e rendere definitiva la cancellazione dell'Imu ma anche la legge di stabilità . "Il decreto Iva sarà approvato. Abbiamo le coperture per 10 miliardi, no all'aumento di benzina e simili. È una follia l'aumento dell'Iva" ha spiegato l'ex Premier ai parlamentari del Pdl. "Assicuriamo l'approvazione in una settimana del decreto sulla seconda rata dell'Imu e la legge di stabilità senza un aumento delle tasse" ha insistito Berlusconi, ribadendo che una volta che approvati questi decreti "bisognerà tornare a votare". Problemi interni risolti dunque ha sancito Berlusconi, anche se non mancano le voci dissidenti come quella di Cicchitto che ha dichiarato "La situazione non è affatto chiarita. Per fare quello che il presidente Berlusconi ha proposto, sarebbe stato opportuno chiedere il ritiro delle dimissioni dei ministri, altrimenti dobbiamo votare la fiducia al governo".

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