Berlusconi ricoverato per polmonite, le condizioni secondo l’ultimo bollettino: “Cauto ottimismo”
Sono stabili le condizioni di Silvio Berlusconi secondo il bollettino delle 15.30 di oggi, sabato 5 settembre, reso noto dal professore Alberto Zangrillo, medico personale del Cavaliere e primario dell'ospedale San Raffaele. L'ex premier è ricoverato nel nosocomio milanese dallo scorso 3 settembre a causa di una polmonite bilaterale dopo essere risultato positivo al nuovo Coronavirus. Già in mattinata fonti dell'Ansa avevano fatto sapere che Berlusconi aveva trascorso la notte in maniera tranquilla e che non manifestava più febbre, mentre da tutto il mondo politico continuavano ad arrivare messaggi di auguri per una pronta guarigione, tra cui anche quelli del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Le condizioni di Berlusconi di oggi
"Il quadro respiratorio e quello clinico confermano un decorso regolare e atteso, che induce quindi a un cauto ma ragionevole ottimismo", fa sapere il professor Alberto Zangrillo. Secondo quanto dichiarato nel bollettino, le condizioni di Berlusconi ‘permangono stabili'. Confermate quindi le fonti dell'Ansa che avevano parlato di notte tranquilla e senza febbre.
Berlusconi ricoverato al San Raffaele: cosa è successo
Come aveva riassunto lo stesso Zangrillo nel primo appuntamento con la stampa dopo il ricovero del leader di Forza Italia, "la storia inizia il 2 settembre, 48 ore fa, quando il presidente è sottoposto a tampone per ricerca di Rna di Sars-Cov-2. Era un tipo di rilievo programmato, perché aveva soggiornato in luoghi risultati endemici. Abbiamo rilevato positività in un soggetto che ho definito asintomatico. Nel volgere di qualche ora, nella giornata di ieri, ho ritenuto di fare una visita come ogni medico fa ai suoi pazienti e nell'ambito di questa visita ho rilevato un blando coinvolgimento polmonare, quindi una infezione alla fase iniziale, per cui ho ritenuto opportuno un approfondimento diagnostico. Qualcosa si era modificato ed un medico esperto si accorge quando sia molto più prudente e indicato procedere ad una ulteriore indagine diagnostica. Era mezzanotte circa. Ho dovuto insistere per farlo venire qui, ma una volta informato ne ha convenuto ed è contento della decisione presa. È seguito poi il ricovero del paziente che è a rischio per l'età, ha 84 anni, e le patologie pregresse a tutti note. Al momento è in regime di ricovero normale ed in isolamento secondo quanto previsto dal protocollo regionale anti-Covid. Il suo umore non è dei migliori, come anche il mio. Passerà qui anche questa notte"