Berlusconi ricoverato, notte tranquilla al San Raffaele “ma sarà dimesso solo settimana prossima”
Continua il ricovero di Silvio Berlusconi all'ospedale San Raffaele di Milano, dove era arrivato lo scorso giovedì per una polmonite bilaterale dopo essere risultato positivo al nuovo Coronavirus. Secondo alcune fonti, il Cavaliere avrebbe trascorso la sesta notte nella sua stanza nel reparto solventi del nosocomio in maniera "tranquilla" e chi lo ha sentito ha parlato di un ex presidente del Consiglio "sereno" nonostante quella che lui stesso ha definito "la malattia infernale che è Covid-19″. Dunque, le sue condizioni sarebbero stabili e buone, ma informazioni più precise arriveranno solo intorno alle 16, quando è atteso il bollettino aggiornato dal Professor Alberto Zangrillo, suo medico personale. Il quale ieri sera, intervenendo alla trasmissione di Rai 3 #Cartabainca ha sottolineato che "ogni ora che passa ci avvicina al risultato positivo della dimissione guarito".
Proprio sulle dimissioni di Berlusconi si è espresso questa mattina anche Massimo Clementi, virologo del San Raffaele, secondo il quale il Cavaliere non tornerà a casa prima "dell'inizio della prossima settimana", come dichiarato in un'intervista a Libero. Il leader di Forza Italia, risultato positivo al Coronavirus insieme ai figli Marina, Barbara e Luigi e alla compagna Marta Fascina, ha rassicurato sulle sue condizioni di salute intervenendo ieri sera durante un comizio in Valle d'Aosta, dove ha ironizzato: "Il mio tampone risultato positivo, mi hanno detto i medici, era il numero uno per carica virale. Questa è la conferma che io sono il numero uno…”. Poi il leader di Fi continua a parlare del Covid: "Sto lottando per uscire da questa infernale malattia, è molto brutta. Qui al San Raffaele hanno fatto migliaia di esami e io sono risultato tra i primi 5 per forza del virus. Ce la sto mettendo tutta e spero proprio di farcela e di riuscire a tornare in pista". Secondo il bollettino di ieri, il suo è "un quadro clinico in costante evoluzione favorevole. Tutti i parametri clinici ed ematochimici monitorati sono rassicuranti"