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Berlusconi, nuovo show tra attacchi ai magistrati comunisti e lapsus freudiani su giudici prezzolati

Nuovo attacco ai giudici, ai giornalisti di sinistra e sostegno per Letizia Moratti, candidata sindaco di Milano alle elezioni comunali 2011. Tra applausi di ferventi sostenitori e contestazioni feroci all’esterno del Teatro Nuovo, va in scena la nuova pantomima.
A cura di Alessio Viscardi
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Italian prime minister Silvio Berlusconi

Ennesimo show del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, presente al Teatro Nuovo di Milano dove era in corso la manifestazione in sostegno alla candidatura di Letizia Moratti per le elezioni comunali di Milano 2011. Applausi entusiasti dalla sala, mentre fuori scoppiava la contestazione di cittadini che all'urlo di “Eversivo” contestavano il premier con cartelli che chiedevano “basta impunità” in nome di tutti i giudici uccisi da mafia e terrorismo. La risposta piccata dei sostenitori del premier ai contestatori è stata “andate a lavorare”.

Accade al Teatro Nuovo di Milano, mentre va in scena il nuovo attacco di Silvio Berlusconi a magistrati, comunisti, giornalisti e poteri oscuri. Quella delineata dalle parole del presidente è una macchinazione enorme che ha come unico scopo quello di spodestare lui dal governo della nazione. 24 processi subiti, da dieci dei quali sarebbe uscito assolto con formula piena, migliaia di udienze e poi un lapsus: “I miei giudici pagati da me”, subito sminuito come episodio divertente e su cui riderci.

L'enorme importanza delle elezioni 2011 milanesi è sottolineata dalle parole del presidente del Consiglio: “Sono elezioni cittadine, ma sono forse di più elezioni nazionali”. Berlusconi annuncia la creazione dei “team della libertà”, ovvero di squadriglie di attivisti del Pdl da mandare “casa per casa” a convincere gli incerti a votare per Letizia Moratti alla prossima tornata elettorale, visto che gli ultimi sondaggi danno per grande favorito proprio Giuliano Pisapia, l'uomo di Nichi Vendola nella destrorsa Milano.

Il presidente del Consiglio diventa cantante quando intona “Nustalgia de Milan”, sottolineando che soltanto a Milano non si sono aumentate le tasse. Berlusconi ha poi attaccato ferocemente i giudici, accusati di essere comunisti, ricordando come da piccolo la famiglia di un parroco suo confessore fosse stata sterminata a sangue freddo dagli uomini oltre la cortina di ferro. Infine, ricordi di “mamma Rosa” e la sua “casa della felicità” d'infanzia e minacce ai giudici riguardo la prossima riforma della Giustizia, con la possibilità dei privati cittadini di farsi giustizia da soli contro i magistrati “che sbagliano” trascinandoli in giudizio davanti ad alcuni “non magistrati”.

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