“Berlusconi non aiuterà nei bagni, ma potrebbe servire i pasti”
C'era grande curiosità per capire in che modo Silvio Berlusconi avrebbe "aiutato" i malati di Alzheimer delle unità residenziali della Sacra Famiglia, sito presso il quale dovrà scontare parte della condanna per frode fiscale confermata in Cassazione nell'ambito del processo Mediaset – diritti tv. Dopo le polemiche di Magistratura Democratica sull'esiguità della pena e nel giorno in cui il Tribunale di Sorveglianza rigetta la richiesta di autorizzazione a partecipare ad altre iniziative elettorali, ora a parlare è il direttore dell'unità residenziali della Sacra Famiglia Massimo Restelli in un'intervista a Repubblica con la quale spiega quali potrebbero essere le mansioni del leader di Forza Italia.
"A lui abbiamo specificato che la prima cosa da fare è conoscere l'ambiente, capire che significati hanno gli spazi per persone con questa malattia", spiega il direttore, anticipando che "non rimarrà da solo, sarà sempre affiancato dall'operatore, Maria Giovanna Sambiase, e c'è, nel ‘gruppo Alzheimer', sempre più di un professionista che sa leggere la situazione e dà indicazione su come muoversi". Però, prosegue, "si può fare di tutto, anche collaborare ai pasti, anche se è difficilissimo partecipare ai bagni, perchè c'è una specializzazione, c'è bisogno di forza fisica". Del resto, lo stesso Berlusconi sembra essere stato informato della delicatezza del compito che lo attende: "Qui da noi si procede a piccolissimi passi e chiediamo a tutti quelli che entrano di osservare, di ascoltare, di non farsi prendere da ansia da prestazione, e Berlusconi ha compreso".
