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Berlusconi nel giorno del silenzio elettorale: “Mi pesa non votare”

Così il leader di Forza Italia all’uscita dall’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove sta scontando la pena ai servizi sociali: “Non sono libero di parlare”, ha detto ancora l’ex premier nel giorno del silenzio elettorale prima delle elezioni europee.
A cura di S. P.
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Non poter votare alle elezioni europee “mi pesa, questo effettivamente mi pesa”: così Silvio Berlusconi, nonostante il silenzio elettorale in vista dell'appuntamento di domani, ha risposto ai cronisti che lo attendevano all’uscita dell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Oggi il leader di Forza Italia ha trascorso la sua terza giornata ai servizi sociali. L'ex premier è arrivato puntuale alle 9.30 e si è trattenuto per circa quattro ore con i malati di Alzheimer del reparto San Pietro, atteso fuori dalla struttura da giornalisti e militanti di Forza Italia. “Mi pesa dopo 20 anni di battaglia in campo per la libertà essere arrivato ad avere un pericolo a sinistra e un altro pericolo da non sottovalutare che è quello costituito dal Movimento 5 stelle”, ha detto ancora Berlusconi ai cronisti, a cui ha sottolineato appunto la sua delusione per il non poter votare.

“Non sono libero di parlare” – Il riferimento dell'ex presidente del Consiglio è per l'interdizione dai pubblici uffici stabilita per lui come pena accessoria per il caso Mediaset. Una misura che prevede la perdita dei diritti civili compreso, appunto, quello del voto. “Essere qui a rappresentare l'Italia democratica senza nemmeno avere la possibilità di esprimere un voto mi pesa molto”, ha infatti detto l’ex Cavaliere. Che poi però ha evitato di rispondere ad altre domande: “Basta non posso dire di più. Come vedete non sono libero di parlare”.

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