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Berlusconi: “Napolitano aveva il dovere morale di darmi la grazia”

L’ex Premier di nuovo contro la condanna nel processo Mediaset: “È una sentenza politica inventata, mostruosa e anche ridicola”
A cura di A. P.
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"Avevo chiesto a Napolitano la grazia, senza presentare alcun atto formale richiesta, avevo detto che aveva il dovere morale di assegnarmi la grazia motu proprio" perché "la costituzione gli assegna questo capacità come un potere monarchico". Lo ha affermato Silvio Berlusconi in una intervista alla trasmissione televisiva Piazzapulita che andrà in onda stasera su La7. Il leader di Forza Italia attacca nuovamente Napolitano, colpevole di non avergli concesso la grazia dopo la condanna definitiva nel processo Mediaset, ma anche i giudici che con quella sentenza lo costringeranno ai servizi sociali in una struttura per anziani nel Milanese. "È una sentenza non solo mostruosa, ma anche ridicola" ha spiegato Berlusconi assicurando "vedrà come tutto questo fra non molto verrà a galla". Sulla sua attività in prova ai servizi sociali nella struttura di Cesano Boscone l'ex Premier invece ha spiegato: "Non penso sia umiliante ma è una decisione ridicola, non per me ma per il Paese: mandare un signore che per più tempo è stato responsabile del governo, l’unico politico che ha presieduto per ben tre volte il summit internazionale importante come il G8, pensare che si possa rieducare consegnandolo ai servizi sociali e ai colloqui quindicinali".

"Sono assolutamente sereno perché sono sicuro che questa cosa sarà un boomerang per chi l’ha voluto" ha sottolineato Berlusconi, ribadendo che secondo lui la sentenza sulla frode fiscale è "una sentenza politica e inventata". "Se si esamina il percorso non si può negare che ci sia una strategia perché il leader che ha tenuto insieme il centrodestra si è cercato di escluderlo dalla battaglia politica" ha insistito il leader di Forza Italia, concludendo: "C'è indignazione per quello che sta succedendo e c'è assoluta consapevolezza nei magistrati che questa sentenza è una sentenza politica inventata".

Renzi, Dell’Utri e Schulz – Di Matteo Renzi questa volta Berlusconi ha detto che avrebbe potuto benissimo militare nel suo partito: “Io non lo considero davvero un avversario fino in fondo, Renzi lo avrei preso nel mio partito, potrebbe stare in Forza Italia” perché, tra l'altro, “non è comunista”. Nel colloquio con Corrado Formigli, Berlusconi ha toccato anche la sua vita privata smentendo che la compagna Francesca Pascale sia incinta. Inoltre ha fatto riferimento all’amico Marcello Dell’Utri, arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa, che ha definito “una persona perbenissimo, torturato da 20 anni da accusa assurda, che deriva da reato che non è previsto da codici ma è un'invenzione”. Berlusconi ha detto anche che non sapeva che Dell'Utri si trovasse in Libano. Infine Berlusconi è tornato anche sulla polemica con Schulz che “vive di gloria riflessa dal 2003”: sulle frasi di sabato scorso secondo l’ex premier vi è stata la “solita speculazione elettorale” da parte del candidato del Pse. Berlusconi ha dunque chiesto “scusa se qualcuno ha pensato che dicessi qualcosa di negativo nei suoi confronti”.

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