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Guerra in Ucraina

Berlusconi mediatore con Putin? Lo staff di Zelensky lo stronca: “Non ha credibilità e autorità”

Il consigliere di Zelensky Podolyak stronca l’autocandidatura di Berlusconi a mediatore nel conflitto tra Russia e Ucraina: “Non è credibile né autorevole”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Berlusconi come mediatore tra Putin e Zelensky? No grazie. La risposta arriva direttamente da Kiev, dopo che lo stesso leader di Forza Italia – nei giorni scorsi – si è riproposto con il ruolo di interlocutore: "Se c'è una persona che può lavorare al mio posto o al mio fianco è la signora Merkel, con lei mi sentirei di tentare un convincimento", ha detto Berlusconi a Porta a Porta. La replica ucraina è stata affidata a Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky: "Arrivano strane proposte da certe figure per mediare tra Ucraina e Russia – ha twittato – ma vanno considerate come un tentativo di utilizzare l'argomento Ucraina per recuperare la faccia nei propri Paesi. Ogni mediatore deve avere credibilità, autorità, rilevanza. Di sicuro né Berlusconi né Merkel ce l'hanno".

Insomma, una replica durissima alla proposta di Berlusconi, accusato sostanzialmente di voler recuperare credibilità durante la campagna elettorale italiana. "Io personalmente non posso scostarmi da quella che è la posizione del governo italiano, dell'Europa e di tutto l'Occidente, ma sono deluso", ha detto sempre il leader di Forza Italia a Porta a Porta. Berlusconi si è detto molto dispiaciuto: "La Russia invece di fare quello che ho sempre sognato, cioè entrare nell'Ue, ha scelto di rafforzare il suo rapporto con la Cina".

Sulle sanzioni, poi, l'ex presidente del Consiglio è stato abbastanza critico. Sulla stessa linea – più o meno – adottata nelle ultime settimane dal suo alleato in coalizione Matteo Salvini: "Non danneggiano Putin, che è assolutamente in grado di resistere" visto che "si sono sviluppate richieste da parte di Cina e India e non vedo nessuna perdita per lui".

Non è la prima volta, in ogni caso, che Berlusconi viene proposto come mediatore del conflitto tra Russia e Ucraina. Era stato Antonio Tajani, nel marzo scorso, a dire che il leader di Forza Italia sarebbe stato il profilo adatto. Al momento, però, non se n'è fatto niente. E l'opinione di Kiev ora è chiara: Berlusconi non è un mediatore gradito. Tantomeno in campagna elettorale.

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