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Berlusconi: “Magistratura irresponsabile, siamo sotto un regime”

Silvio Berlusconi a tutto campo nel corso della manifestazione di lancio dei club di Forza Italia: “Siamo in pericolo, siamo in un regime, non si sono visti nelle strade militari e carri armati ma egualmente ci soni stati quattro colpi di stato”.
A cura di Redazione
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Una manifestazione per lanciare i Club Forza Silvio e per incoronare Marcello Fiori alla guida di una delle architravi della nuova Forza Italia, ma anche l'occasione per lanciare la nuova offensiva di Silvio Berlusconi, in Parlamento e nel Paese: sono questi i temi principali della kermesse dell'Auditorium della Conciliazione, calendarizzata in concomitanza con le primarie del Partito Democratico. L'attesa ovviamente era tutta per l'intervento di Silvio Berlusconi, dal 27 novembre non più senatore, ma ancora saldamente alla guida della principale forza politica del centrodestra. E il Cavaliere è partito proprio dall'attacco alla magistratura, che a suo modo di vedere è responsabile del tentativo di fermare "l'unico leader realmente alternativo alla sinistra": "Nel 1964 una corrente di sinistra diede vita a Magistratura Democratica che poi si divise nel '68 e una parte si unì alle forze extraparlamentari tanto che l'Unità nel '78 li accusò di essere andati oltre. Questa magistratura fu istruita da Gramsci, fino ad arrivare al 92/93, quando la democrazia fu sospesa dai giudici di Tangentopoli […] La magistratura da ordine dello stato in un contropotere che tiene sotto di se il potere esecutivo e decisionale. Da noi non dipendono da nessuno, sono incontrollabili e irresponsabili nemmeno di ciò che commettono per colpe gravi e dolo e si giudicano tra di loro".

Poi un passaggio ancor più duro: "Ancora oggi siamo in pericolo, siamo in un regime, non si sono visti nelle strade militari e carri armati ma egualmente ci soni stati quattro colpi di stato. La magistratura, quando il popolo non riesce a darsi un governo assume il compito di intraprendere la via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese e questo si deve fare interpretando la legge non in modo imparziale ma in modo alternativo. L'interpretazione imparziale arriva a dei punti impensabili come nel mio caso". Il Cavaliere poi ha ricordato i suoi meriti nell'aver ottenuto la Presidenza della Bce e nell'essersi opposto alle politiche della Germania, non tralasciando un passaggio sull'attuale decisione di tornare al partito del '93: "Siamo tornati a Fi perchè speravamo con il Pdl di unire i moderati. Poi qualcuno ha tradito e qualcuno se n'è andato. Quando ho visto che il Pdl si reggeva con quelli che erano di Fi ho preso la decisione di ritornare a Forza Italia".

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