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Berlusconi, le reazioni Pdl su no al legittimo impedimento

Le reazioni in casa Pdl in merito alla decisione della consulta per il no al legittimo impedimento a Berlusconi. sono come previsto molto contrariate: “La decisione travolge ogni principio di leale collaborazione e sancisce la subalternità della politica all’ordine giudiziario”. Questa la nota congiunta dei ministri Pdl.
A cura di Andrea Parrella
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"Tentano di eliminarmi dalla politica ma vado avanti, confermo leale sostegno a governo. L'odierna decisione della consulta, che va contro il buon senso e tutta la precedente giurisprudenza della corte stessa, non avrà alcuna influenza sul mio impegno personale, leale e convinto, a sostegno del governo né su quello del Popolo della libertà". Silvio Berlusconi risponde così quando viene a conoscenza della decisione della Consulta. Dopo il no a Silvio Berlusconi per il legittimo impedimento richiesto nel 2010 da parte della consulta, non tardano a giungere le reazioni dei rappresentanti principali del Pdl. E' un sentimento di indignazione quello che serpeggia all'interno della compagine berlusconiana. Ecco una nota congiunta da parte dei ministri Pdl nel merito della questione specifica: "Ci rechiamo immediatamente da Berlusconi. La decisione travolge ogni principio di leale collaborazione e sancisce la subalternità della politica all'ordine giudiziario".

Solo poche ore prima Maurizio Gasparri, senatore del Pdl, aveva annunciato che nel caso di interdizione a Silvio Berlusconi da parte della congiunta ci sarebbero state dimissioni in blocco da parte di tutto il gruppo Pdl. Poi lo stesso conferma le parole dell'ex premier, definendola "una decisione sconcertante, ma continueremo a sostenere il governo". A questo punto si attende di capire se la questione avrà davvero un riverbero politico in merito alla stabilità dell'attuale governo di larghe intese. Daniele Capezzone attacca la consulta partigiana: "Questa è una decisione politica, presa da una magistratura politica". E a fare da eco è Fabrizio Cicchitto, ex capogruppo alla camera Pdl: "Siamo un partito serio e non faremo pesare questa decisione della Consulta sul governo".

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