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Morte di Silvio Berlusconi

Berlusconi lascia 30 milioni a Dell’Utri: “Sono scioccato, non mi doveva nulla. Era come un fratello”

“Sono scioccato da stamattina, non me lo aspettavo perché non mi doveva nulla. L’affetto rimaneva anche senza questo gesto materiale, che dimostra la grandezza dell’uomo”: è il commento di Marcello Dell’Utri sul testamento di Silvio Berlusconi, che gli ha lasciato 30 milioni di euro.
A cura di Annalisa Girardi
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Silvio Berlusconi, nel suo testamento, ha lasciato 30 milioni di euro a Marcello Dell'Utri, suo storico amico ed ex senatore di Forza Italia. Che, dalle prime reazioni, sembra esserne rimasto quantomeno sorpreso: "Quando stamattina mi ha chiamato il notaio, sono rimasto scioccato dalla notizia", ha commentato. "Non me lo aspettavo perché non mi doveva nulla. L'affetto rimaneva anche senza questo gesto materiale, che dimostra la grandezza dell'uomo. Io ho dato tutto per lui e lui ha dato tutto per me", ha aggiunto. E ancora: "Da stamattina non ho fatto altro che piangere. Per me era come un fratello. Ci conoscevamo da oltre sessant'anni. Mi ha sempre aiutato. Anche all'università mi dava gli appunti".

Dell'Utri, raggiunto dai microfoni dell'Ansa, ha ricordato come Berlusconi, quando i due si sono conosciuti, "vendeva gli appunti ciclostilati alla libreria Cortina ma a me li ha regalati". Per poi proseguire: "Un amico di Palermo che aveva studiato a Milano mi ha dato il suo numero prima che partissi per l'università. Mi ha detto ‘è un po' gasato ma bravo'. E quando l'ho conosciuto, ho subito pensato che era un fenomeno. Mi ha invitato a cena a casa sua. Era un personaggio unico e lo è sempre stato".

Negli anni Novanta Dell'Utri ha fondato insieme a Berlusconi e altri, tra cui Antonio Tajani, "Forza Italia! Associazione per il buon governo", ma la sua collaborazione con l'ex presidente del Consiglio è iniziata molto prima: dopo essersi conosciuti negli anni dell'università lavorarono infatti fianco a fianco già dagli anni Settanta in Publitalia '80 e Fininvest Rai.

Il nome di Dell'Utri è spesso associato a quello di Berlusconi anche per le questioni giudiziarie. Dell'Utri è stato infatti condannato nel 2014 a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, in quanto è stato riconosciuto come mediatore tra Cosa Nostra e Berlusconi. Anche il Cavaliere è stato indagato, sempre per concorso esterno in associazione mafiosa, ma la sua posizione fu poi archiviata.

Berlusconi ha aggiunto un lascito all'amico Dell'Utri nell‘ultimo testamento scritto a gennaio 2022, in cui veniva compresa anche una quota di 100 milioni per la compagna Marta Fascina e dello stesso importo per il fratello Paolo.

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