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Elezioni politiche 2018

Berlusconi: “La lista dei ministri di Di Maio è comica, sono professorini di serie C”

Silvio Berlusconi attacca Luigi Di Maio per la sua scelta – definita “comica” – di presentare in anticipo i nomi degli eventuali ministri in caso di vittoria elettorale del M5s: “Ha presentato dei professorini di serie C”. Ma apre anche alla possibilità di affidare la presidenza di una delle due Camere al M5s.
A cura di Stefano Rizzuti
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Luigi Di Maio in questi giorni ha presentato cinque dei futuri ministri in caso di vittoria elettorale del M5s. La decisione di anticipare i nomi ancor prima delle elezioni è stata definita “surreale” dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Opinione simile viene espressa anche da Silvio Berlusconi: il leader di Forza Italia definisce la presentazione della lista dei ministri “comica”. “Ha presentato dei professorini di serie C, sono quasi tutti più giovani di lui o giovani come lui”, afferma Berlusconi a Uno Mattina, su Rai1.

Una presentazione comica, secondo quanto spiega il leader di Forza Italia, anche perché “non sa che è il presidente che chiede, non c’entra niente fare questa cosa. A chi dovremmo mettere in mano il futuro del Paese, non scherziamo”. Berlusconi parla anche del motivo che lo ha spinto a impegnarsi in prima persona in questa campagna elettorale, spiegazione che ha a che vedere con il M5s: “Avevamo paura del MoVimento Cinque Stelle, ecco perché ho sentito il dovere di scendere in campo per evitare che loro raggiungessero una maggioranza. Ora questo è superato, Di Maio presenta una squadra di sconosciuti, non sono delle eccellenze, ha presentato un governo dell'irrealtà”.

Secondo Berlusconi, intervistato questa mattina anche da Radio Anch’io, su Radio1, Di Maio sa “che pur essendo la prima forza politica il M5s non raggiungerà mai il 40% e non avrà una maggioranza in Parlamento. Faranno l’opposizione e vedremo quale sarà la sua opposizione”. Il presidente di Fi definisce nuovamente il MoVimento come una “setta, non un partito”.

Ma apre comunque, in caso di vittoria elettorale del centrodestra, alla possibilità di attribuire ai 5 Stelle la presidenza di una delle due Camere. “Era una forma di gentilezza, di fair play, normale nella Prima Repubblica – spiega -. Non sarei assolutamente contrario. Ma si potrebbe fare se la loro opposizione fosse nei limiti di una dinamica responsabile”.

La manifestazione unitaria e Berlusconi premier tra un anno

Come già affermato ieri, Berlusconi si dice pronto a essere il candidato premier di Forza Italia nel caso in cui tra un anno si debba tornare al voto: “Contro la mia voglia, temo che dovrò essere io (il candidato premier, ndr), che sarò riabilitato dopo una sentenza assurda”. Il presidente di Forza Italia parla, infine, anche della manifestazione unitaria del centrodestra che si dovrebbe tenere giovedì 1 marzo: “Facciamo una photo opportunity, poi ciascuno dirà la sua. Vogliamo dare una rappresentazione di noi insieme anche al quarto polo, ma da un lato quando sono stato richiesto di partecipare a manifestazioni, i miei mi dicevano facciamola tutti insieme non sotto le bandiere di altri, poi ho pensato che fosse meglio utilizzare il poco tempo di questa campagna cercando di convincere chi non era convinto di votare il centrodestra”.

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