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Elezioni politiche 2018

Berlusconi: “Ius soli si può approvare, ma non adesso, bisogna aspettare qualche anno”

Berlusconi, intervenuto durante la trasmissione Kronos su rai due parla di ius soli: “Io credo se si risolve il flusso dei migranti si può approvare lo Ius soli tra qualche anno, ora non è il momento”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Io non ho mai pensato che dei bravi ragazzi che sono nati in Italia e che vivano con noi debbano non avere la cittadinanza ma in questo momento la legge sullo ius soli dava un messaggio ai mercanti d'uomini e cioè poter dire ai migranti che in Italia si ha subito la cittadinanza". Silvio Berlusconi, ospite della trasmissione Kronos su rai due, parla di ius soli.

"Io non credo sia giusto dare la cittadinanza a chi impone il velo alle donne che non apprezza lo stato laico, bisogna introdurre un esame che separi questi ragazzi e vedere chi è degno di essere italiano. Io credo se si risolve il flusso dei migranti si può approvare lo Ius soli tra qualche anno, ora non è il momento", ha aggiunto.

La legge che concederebbe la cittadinanza italiana a chi è nato in Italia è saltata per questa legislatura, ma il leader di Forza Italia pensa che approvarla adesso sarebbe stato comunque rischioso. Poi parla della coalizione di centrodestra, al momento in testa (al 36,1%) secondo gli ultimi sondaggi, in vista delle elezioni del 4 marzo. "È un miracolo che io sia ancora qui dopo tutto quello che mi hanno fatto, per esserci un colpo di Stato non servono i carri armati, ma che un governo eletto venga cacciato per uno non eletto. Questo è accaduto nella nostra democrazia, ora con le elezioni abbiamo la possibilità di riconsegnare l'Italia ad una vera democrazia, io credo che il centrodestra oggi sia più forte rispetto alle precedenti coalizioni". Berlusconi è convinto che con gli alleati Salvini e Meloni sarà possibile arrivare al 45%, e che il suo partito da solo arriverà al 25%, e per questo ritiene che non sarà necessario un accordo con la sinistra.

E interviene anche sulla flat tax, letteralmente "tassazione fofettaria", la proposta pensata per ridurre l'evasione fiscale e al contempo abbassare le tasse, con l'intento di favorire consumi e investimenti e rilanciare l'economia: "La flat tax è una rivoluzione del sistema fiscale. I veri eroi di adesso sono gli imprenditori, Nel 94 la volevamo già introdurre ma c'è voluto questo lungo periodo per convincere gli alleati. Non c'è pericolo di aumentare il debito pubblico, la flat tax è miracolosa".

Ma secondo il segretario del Pd Matteo Renzi non ci sarebbe la copertura necessaria per introdurla. E Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, gli risponde su Facebook: "Il segretario del Partito democratico, mister Etruria Matteo Renzi, detto anche "l'uomo che sussurrava a Carlo De Benedetti", parla a ruota libera di flat tax, ma non sa quel che dice. Ridicolo. L'ex premier spara numeri a casaccio e senza una neppur minima conoscenza dell'argomento al quale goffamente si affianca. Nel programma del centrodestra unito la flat tax è totalmente coperta in modo serio e strutturale. Sarà una misura rivoluzionaria che rilancerà il Paese dopo i disastri del governo dei mille giorni, e ridarà speranza ai cittadini italiani".

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