Berlusconi: “Isis minaccia intollerabile, può servire un intervento militare”
Nella giornata in cui il Governo ha accelerato il rientro dei nostri connazionali dalla Libia, evidenziando le enormi problematiche dell’escalation militare delle cellule che fanno direttamente riferimento all’Isis, interviene anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Il Cavaliere valuta “la drammatica evoluzione della situazione in Libia” come la dimostrazione evidente di “quanto furono sbagliate le scelte occidentali relative al Nord Africa negli anni passati” (il riferimento è evidentemente all’appoggio dato dall’Occidente ai ribelli contro il colonnello Gheddafi).
Ora però, nella lettura di Berlusconi, l’Italia “non può tollerare la minaccia derivante dall'esistenza di un califfato dichiaratamente ostile alle proprie porte, sulle coste di uno Stato, la Libia appunto, ormai totalmente fuori controllo e distante poche centinaia di chilometri dalle nostre coste”. Per tale motivo, il leader forzista mostra di apprezzare l’urgenza con la quale il Governo sta affrontando la questione e si dice certo che, sebbene come ultima risorsa, un intervento delle forze militari internazionali sia una opzione “da prendere in seria considerazione per ristabilire ordine e pace”. Ovviamente, però, la sede per discutere di tali intenzioni non può che essere il Parlamento e Berlusconi si augura che “l'esecutivo voglia al più presto coinvolgere il Parlamento tutto nell'assunzione di decisioni che, per la loro gravità, debbono trascendere le appartenenze di parte e di schieramento”.
