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Elezioni politiche 2022

Berlusconi incorona Meloni, Salvini crede nella rimonta della Lega su Fdi e spera negli indecisi

Il centrodestra si prepara all’ultimo mese della campagna elettorale con sondaggi politici rassicuranti e qualche grana da risolvere: Fi ha il problema delle liste, Meloni e Salvini quello di non farsi troppa concorrenza.
A cura di Redazione
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Giorgia Meloni ha senz’altro l’autorevolezza necessaria per guidare il governo nel caso di una vittoria della coalizione di centrodestra alle elezioni politiche del 25 settembre. Parole e musica di Silvio Berlusconi, in un’intervista a Il Tempo che contiene anche due passaggi illuminanti su quella che sarà la campagna elettorale di Forza Italia nelle prossime settimane. Oltre all’endorsement alla leader di Fratelli d’Italia, infatti, Berlusconi conferma la volontà di aprire le porte del suo partito a “figure autorevoli della società civile”, nel caso in cui si rendesse necessario formare una squadra di governo. Non è un passaggio di poco conto, considerando che Forza Italia è in agitazione finanche sulla formazione delle liste dei candidati, con la prospettiva che molti big del passato restino fuori dal Parlamento nella prossima legislatura.

Inoltre, il Cavaliere conferma che non parteciperà a manifestazioni pubbliche o ad altri appuntamenti elettorali in giro per l’Italia, spiegando di voler privilegiare televisione e social network in modo da raggiungere una platea più ampia di persone. Una linea che difficilmente sarà emulata dagli altri due leader della coalizione. Matteo Salvini e Giorgia Meloni, infatti, hanno già agende fitte di impegni, pur conducendo campagne elettorali molto diverse fra loro. Se è vero che entrambi hanno lo stesso obiettivo, quello di prendere “un voto più dell’altro” per essere indicati per la poltrona per Palazzo Chigi (come da accordi interni), i due leader partono da situazioni molto diverse.

Giorgia Meloni ha la necessità di conservare l’enorme consenso che i sondaggi politici le attribuiscono. Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 25% dei consensi e il trend sembra consolidarsi giorno dopo giorno. La sua è una campagna elettorale molto accorta, più volta a evitare errori che non a conquistare nuovi elettori, con la necessità di accreditarsi come leader affidabile anche presso le cancellerie europee e i partner internazionali. Anche nella formazione delle liste Fratelli d’Italia sta facendo il possibile per evitare candidature controverse o pericolose.

Diverso il caso di Matteo Salvini, che ha la necessità di recuperare il terreno perso negli ultimi mesi e provare a spingere sull’acceleratore per riportare in alto la Lega. La sua è una campagna elettorale molto aggressiva, tesa a conquistare voti nel bacino degli indecisi e degli astensionisti. Credere nella rimonta, come da slogan elettorale peraltro, non è scontato, ma il leader del Carroccio è convinto che nelle ultime settimane possa contare l’effetto “carro del vincitore”, che potrebbe premiare il suo attivismo, specie sui social network. La Lega è impegnata in una campagna elettorale a tappeto e se è vero che la ripartizione delle candidature ha premiato Fratelli d’Italia, allo stesso modo il Carroccio aspira a vincere il tutti gli uninominali che gli sono stati assegnati. Obiettivo tutt'altro che impossibile, guardando ai sondaggi e alle simulazioni.

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