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Berlusconi si deve operare al cuore. Il medico: “Ha rischiato di morire”

Il punto sulle condizioni di salute dell’ex premier Berlusconi. Il medico ha sottolineato che la malattia di cui soffre (“insufficienza aortica di grado severo”) avrebbe, senza operazione, un tasso di mortalità del 10%.
A cura di Biagio Chiariello
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L'ex premier Silvio Berlusconi dovrà operarsi al cuore. "Ha rischiato la vita, ha rischiato di morire. Era in condizioni preoccupanti e lui ne era consapevole". A comunicarlo è stato il medico personale del leader di Forza Italia, Alberto Zangrillo, precisando che sarà sottoposto ad un intervento "di sostituzione della valvola aortica" all'ospedale San Raffaele di Milano. Berlusconi sarà operato dal professor Ottavio Alfieri, l'intervento durerà quattro ore e la riabilitazione, secondo i medici del nosocomio milanese, dovrebbe concludersi nell'arco di un mese. Intervento che "verosimilmente avverà metà della settimana prossima". Il dottore ha sottolineato che la malattia avrebbe, senza operazione, un tasso di mortalità del 10%.

"Domenica scorsa Berlusconi ha manifestato chiari segni di uno scompenso cardiaco" ha spiegato Zangrillo. "Ho parlato con lui, mi ha in parte non obbedito per votare a Roma e solo nel pomeriggio ci ha raggiunto. Sono poi iniziati degli accertamenti. Ieri si sono conclusi gli accertamenti ed è stato identificato in modo esatto e certo una patologia della valvola aortica che si chiama insufficienza aortica di grado severo – spiega il medico. – È necessaria la sostituzione della valvola aortica, sarà un intervento chirurgico convenzionale di circa 4 ore in terapia intensiva cardiochirurgica, dove Berlusconi stazionerà per 1-2 giorni, poi ci sarà il ricovero per la degenza. Auspichiamo che nell'arco di un mese il paziente si riprenda del tutto".

Nel frattempo proseguono le visite all'ospedale, dove sono presenti tutti i figli di Berlusconi. Non a tutti è stato però concesso di salutare l'ex presidente del consiglio: i medici hanno infatti bloccato l'acceso a Denis Verdini, ex alleato del numero di Forza Italia. Le agenzie riportano che all'attuale leader di Ala è stato detto che le visite sono permesse "solo ai parenti e ai collaboratori più stetti". Porte aperte invece per Niccolò Ghedini, Adriano Galliani, Gianni Letta e Fedele Confalonieri, fedelissimi del Cav. che oggi sono stati in ospedale per salutarlo.

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