Berlusconi ha deciso: si ricandiderà alla Presidenza del Consiglio
Il ritorno di Silvio Berlusconi nella politica che conta è più che mai vicino. Sebbene sia stato lui il principale responsabile della crisi "lacrime e sangue" che ha costretto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ad affidare il Governo ai tecnici di Mario Monti, il Cavaliere vuole tornare a sedersi sulla poltrona che ha occupato per tanti anni, quella di Palazzo Chigi. Lo scrive il Corriere della Sera: «Berlusconi si ricandiderà come premier». A convincerlo a fare questa scelta è stato lo strumento sul quale da sempre ha fatto affidamento per convincere i propri elettori (soprattutto quelli "incerti") che l'Italia fosse dalla sua parte: il sondaggio d'opinione. Dopo un'attenta analisi du preferenze, intenzioni di voto, scenari politici più o meno probabili, Berlusconi sarebbe pronto ad annunciare la sua candidatura alle elezioni politiche del 2013. E' il popolo che glielo chiede. E la gente che vuole un nuovo e più sentito impegno pubblico (come dimostra anche la canzoncina "Silvio Tu Devi Tornare" sulle note di Love Boat). Lo stesso impegno che inizialmente sembrava da escludere con la discesa in campo di Angelino Alfano da segretario nazionale del PdL.
Silvio prepara il suo ritorno, dunque. Per questo sta passando le sue giornate ad Arcore, non per organizzare festini, bensì, per trovare il nome del nuovo partito, la squadra di quarantenni che lo aiuterà a ridiventare premier e un piano per restituire "ottimismo" ai suoi elettori. Bisogna lavorare, anche perché secondo gli intervistati, un Pdl senza il Cav non andrebbe oltre il 10%. Pesa sicuramente il "boom" del M5S, sui cui cadrebbero le scelte di gran parte dell'elettorato, sfiduciato, del principale partito di centrodestra. Non convince neppure la candidatura di Angelino Alfano a premier, con Berlusconi "guida spiriturale", che porterebbe ad un risultato intorno al 18%. La vera svolta, invece, si avrebbe col Cavaliere in corsa per la presidenza del Consiglio, dalle urne arriverebbe, secondo i sondaggi, anche un 30%. Il futuro premier, in ticket con Alfano, si attornierebbe di una squadra di giovani dirigenti per promuovere la nuova avventura politica soprattutto sul territorio nazionale. Non è facile. Ma dopo l'ulteriore conferma che Mario Monti non si candiderà per le politiche del prossimo anno, Berlusconi ha deciso di prendere la palla al balzo e, a quasi 20 anni dalla sua prima storica discesa in campo, è pronto a fare di nuovo il bene per «l'Italia, il Paese che amo». Ops, «Paese di merda».