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Berlusconi: “Grillo è un aspirante dittatore, Renzi nelle mani della sinistra comunista”

Il leader di Forza Italia in comizio a Milano nella sala Congressi della provincia di Milano.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui Matteo Renzi sceglie piazza della Signoria a Firenze e Beppe Grillo piazza San Giovanni in Laterano a Roma, Silvio Berlusconi decide di chiudere la campagna elettorale nella "sua" Milano, con un comizio conclusivo nella sala congressi della provincia. Alla convention sono presenti tutti i big di Forza Italia, con Berlusconi che è stato accolto da una vera e propria ovazione e ha cominciato subito un lungo intervento durante il quale ha toccato i temi all'ordine del giorno della campagna elettorale. A cominciare dalla questione europea: "Io se fossi il presidente del Consiglio, visto che le richieste all'Europa non hanno avuto risposta, mi dislocherei a Bruxelles e non verrei via finché l'Europa non fa quello che è giusto e doveroso che faccia". Sull'immigrazione, in particolare, Berlusconi attacca: "L'Unione europea deve assolutamente mettersi in campo per stipulare gli stessi accordi che avevo stipulato io e poi deve mandare navi per quell'opera di salvamento che ora stiamo facendo noi e deve intervenire con capitali per il costo del mantenimento di questi emigranti che chiedono asilo".

Sul Governo Renzi, Berlusconi è lapidario: "Il punto è che la sinistra ha sempre la stessa ricetta, l'aumento delle tasse e la non diminuzione della spesa; Renzi ha dimostrato di essere nelle mani della sinistra comunista". Poi l'affondo: "Siamo al terzo Governo non eletto dai cittadini, sono aumentati i disoccupati ed i poveri, è il quarto colpo di Stato in vent'anni. Non siamo liberi, possiamo essere spiati nei locali pubblici e in casa nostra ed intercettati, possiamo essere arrestati anche senza prove, non siamo sicuri della nostra libertà. Se ci sediamo ad un tavolo con Equitalia, ci alziamo con la sensazione di avere a che fare con uno Stato ostile o addirittura nemico. Non possiamo andare avanti così". Berlusconi non manca però di chiamare all'appello i moderati, invitandoli a non cedere alle "speculazioni di Grillo, che è un aspirante dittatore" e ad impegnarsi direttamente per il loro futuro, scongiurando "la nascita di un regime autoritario": "Non dobbiamo prenderla a ridere, dobbiamo avere paura". Anche per questo motivo, dunque, per Berlusconi è necessario rafforzare la componente di Fi in Europa: "Dare il proprio voto ai piccoli partiti significa gettare il voto dalla finestra". "Io invece", chiude Berlusconi, "sono ancora qui a combattere nonostante la sinistra mi abbia affidato 6 anni di incandidabilità e tolto il diritto al voto, e posso essere per voi un esempio di eroismo per la nostra Patria".

Poi ripete lo slogan lanciato anche dai profili social di Forza Italia:

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