Berlusconi: “Fi indispensabile come 25 anni fa, oggi situazione ancora più grave con M5s”

Il 2019 come il 1994: per Silvio Berlusconi anche oggi, proprio come allora, il ruolo di Forza Italia deve tornare a essere centrale: “Come 25 anni fa siamo ancora noi di Forza Italia indispensabili, i soli continuatori della tradizione cristiana, della cultura liberale, sostenitori del libero mercato, dell'impresa del lavoro, noi garantisti. Noi oggi in Italia, anche come membri orgogliosi del Ppe, siamo solo noi, eredi, di chi ha dato un sistema di civiltà che è il migliore mai visto”, sono le parole di Berlusconi in conclusione dei lavori dell’assemblea degli eletti azzurri. Per il presidente forzista oggi “la situazione è più grave di 25 anni fa: questi signori dei Cinque Stelle sono incompetenti, dilettanti e quindi pericolosissimi”.
Berlusconi si dice convinto che Fi sarà ancora “la spina dorsale del centrodestra in Italia e in Europa” e ricorda come 25 anni fa il suo partito abbia “cambiato la storia: abbiamo governato per nove anni, facendo di più di tutti i governi precedenti. Guardando indietro di questi 25 anni non ho rimorsi: solo una colpa di non avere convinto il 51% degli italiani, ma non è stata colpa mia, ma degli italiani che non hanno capito nulla, hanno votato i Cinque Stelle”. Ancora, il presidente di Fi non risparmia attacchi agli elettori: “Quando leggiamo sulla stampa che Forza Italia è al tramonto io mi chiedo com’è possibile che ci siano tanti stupidi che non sappiano guardare nemmeno in superficie quale sia la realtà”.
E proprio del governo parla ancora Berlusconi, secondo cui “non possiamo lasciare il governo in mano a questi signori. Il governo è purtroppo prevalentemente nelle mani dei Cinque Stelle: Di Maio, ottimo comunicatore, fa finta di essere sottomesso a Salvini, invece si prende tutta la sostanza e lascia alla Lega solo la forma e le apparenze”. C’è poi il discorso Europa: secondo l’ex presidente del Consiglio per cambiarla il “Ppe deve abbandonare l'alleanza storica con i Socialisti e aprirsi ai conservatori e a quei sovranisti che bisogna educare e convincere”. Berlusconi presenta anche il simbolo di Fi per le prossime europee, con il tradizionale tricolore e la scritta Berlusconi in azzurro con sotto lo slogan ‘Per cambiare l’Europa’.
Non manca uno scontro con il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Berlusconi lo attacca implicitamente, senza nominarlo: “Siamo un partito che s’è sempre rinnovato ma continuano a darci del vecchio. Storie tutti infondate, anche se qualcuno che s’è assunto la responsabilità del governo regionale continua a insistere in questa direzione. Abbiamo avuto pazienza sino adesso. Credo che sia il momento di far finire questa pazienza”.