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Berlusconi è pronto ad appoggiare il Governo Conte: “Ma bisogna condividere davvero gli obiettivi”

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, apre al Governo Conte, ma a patto che si trovino obiettivi comuni. Non più una consultazione formale dell’opposizione, ma un lavoro condiviso. “Ho preso atto della disponibilità del ministro Gualtieri, ora si tratta di tramutare la disponibilità in fatti concreti”, ha spiegato l’ex presidente del Consiglio in un’intervista al Giornale. Nessuna possibilità, però, che Berlusconi entri in maggioranza: “Non potremmo governare con forze incompatibili con la nostra”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Silvio Berlusconi e Forza Italia appoggeranno il Governo Conte, ma solo se l'opposizione verrà ascoltata su degli obiettivi condivisi. L'ex presidente del Consiglio ha rilasciato una lunga intervista al Giornale, in cui spiega la sua visione sul ruolo che può avere FI in Parlamento. Nessuna nuova maggioranza dunque, ma un'opposizione responsabile che risponde presente agli inviti del Presidente della Repubblica. "Siamo pronti a votare lo scostamento di bilancio, come già abbiamo fatto in passato, a condizione che si passi dalla consultazione solo formale dell'opposizione, come è avvenuto finora, ad un'autentica condivisione di alcuni obiettivi dei quali il Paese ha davvero bisogno – ha spiegato Berlusconi – Ho preso atto con favore della disponibilità del ministro Gualtieri: ora si tratta di tramutare la disponibilità in fatti concreti".

Non c'è nessuna possibilità per una nuova maggioranza. Berlusconi è categorico: "Sono tutte fantasie – ha spiegato al Giornale – Non vedo nessuna prospettiva realistica di un cambio di Governo in questa legislatura e comunque, lo ripeto, noi non potremmo governare con forze incompatibili con la nostra". Per il leader di Forza Italia è da escludere anche l'idea di una federazione di centrodestra, lanciata da Matteo Salvini. Va bene lavorare su un "progetto comune per le prossime elezioni politiche", ma senza considerare "una fusione tra i gruppi".

Le proposte di Berlusconi per il Governo sono chiare: riequilibrare il divario che si è creato tra i garantiti e coloro che non lo sono. Perché la condizione di "chi ha uno stipendio assicurato a fine mese" è diversa da quella di "chi non ha tutele". L'ex presidente del Consiglio chiede alla maggioranza di lavorare su un contributo a fondo perduto entro la fine dell'anno per chi non ha avuto nulla, un semestre bianco fiscale e il pagamento immediato dei debiti della pubblica amministrazione. Se il Governo accetterà allora "lavoreremo concretamente in Parlamento su queste cose".

Il leader di Forza Italia ha anche allontanato le suggestioni che lo vogliono al posto di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica: "Gli italiani oggi non si preoccupano di questo, sto lavorando a tutt'altro e non ho questa ambizione – ha spiegato Berlusconi – il Quirinale oggi è autorevolmente occupato e lo rimarrà ancora a lungo".

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