Berlusconi: “Dobbiamo espellere 600mila immigrati. Sono una bomba sociale, vivono di reati”
Silvio Berlusconi si scaglia contro l'immigrazione e auspica centinaia di migliaia di rimpatri. Commentando la tentata strage di Macerara ad opera di Luca Traini, l'ex cavaliere, durante un'intervista concessa al Tg5, ha dichiarato: "L'immigrazione è una questione urgentissima. Oggi in Italia si contano almeno 630 mila migranti di cui solo il 5%, e cioè 30 mila, ha diritto di restare in quanto rifugiati e cioè fuggiti da guerra e morte. Gli altri 600 mila sono una bomba sociale pronta a esplodere, perché vivono di espedienti e di reati". Proseguendo, l'ex presidente del Consiglio ha aggiunto: "Un governo autorevole e ascoltato dovrebbe esigere dalla Unione europea di mettere in campo tutto il peso politico ed economico sulla questione. Io prevedo la stipula di trattati con i paesi del Nordafrica, affinché dietro risarcimento usino le loro forze per impedire gli imbarchi sulle loro coste e organizzino campi di raccolta, ovviamente controllati dalle organizzazioni internazionali".
"Bisognerà inoltre siglare altri trattati con i paesi di origine, affinché siano disposti ad accogliere indietro le persone e infine sarà indispensabile un grande grande Piano Marshall per l'Africa, coinvolgendo non solo Usa e Russia ma anche i paesi arabi e dell'Estremo oriente per far nascere un'economia che assicuri ai nativi posti di lavoro e speranza di benessere. Occorre che l'Italia, che oggi non conta assolutamente niente, torni a contare come quando al governo c'eravamo noi. Esiste un problema sicurezza e la priorità assoluta è riprendere controllo. Con il centrodestra al governo ci saranno le risorse per garantire la sicurezza degli italiani, sarà reintrodotto il poliziotto di quartiere e si farà di nuovo l'operazione strade sicure", ha concluso il leader di Forza Italia.
Di diverso avviso il leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso: "Bisogna abolire la legge Bossi-Fin e far sì che i flussi che vengono possano essere regolamentati. Si deve mettere in atto una politica dell'immigrazione perché è un fenomeno che durerà nel tempo, non è un'emergenza. Bisogna raccogliere naufraghi. Accoglierli e dare loro una inclusione, dando la possibilità di imparare la lingue e lavorare. Dobbiamo dare una distribuzione diffusa su tutta il territorio. poi dobbiamo salvarli dal mare e non torturare in Libia. In ogni posto in cui vengono raccolti i migranti deve esserci un rappresentante dell'Onu che controlli che siano trattati con umanità".