video suggerito
video suggerito

Berlusconi diserta Atreju, gli ex An la prendono male (VIDEO)

La delusione alla kermesse dei giovani PdL. E alle domande destinate al Cavaliere viene messo a rispondere un suo imitatore.
43 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Atreju - Festa dei giovani PdL

Alla fine l’evento più atteso di Atreju 2012 non c'è stato. Berlusconi, che avrebbe dovuto intervenire alle 18.30 sul palco della kermesse romana della Giovane Italia, l’associazione dei giovani militanti del PdL, non si è presentato. Riuscendo a ottenere il risultato che cercava: far parlare di sé senza comparire in pubblico e soprattutto senza dover rispondere alle domande sulla sua eventuale ricandidatura alle politiche del 2013 e sulle primarie per selezionare la classe dirigente del partito.

Che il Cavaliere potesse disertare si vociferava da giovedì, ma Giorgia Meloni, ex presidente della Giovane Italia e organizzatrice della manifestazione, aveva confermato a Fanpage: “Domani Berlusconi ci sarà, senza dubbio”. Qualche dubbio, invece, avrebbe fatto meglio ad averlo. Ieri, già dopo pranzo, solo poche ore dopo il rientro dell’ex primo ministro dal Kenya, il partito ha fatto filtrare la notizia della sua decisione di annullare l’incontro, che dalle 15 inizia a girare online.

La notizia circola tra la schiera di operatori e giornalisti arrivati apposta per sentire cosa avrebbe detto Berlusconi. Gli organizzatori rassicurano: “Non ci è arrivata nessuna comunicazione, il programma di oggi rimane confermato”. Alla fine il Cavaliere si pronuncia su Facebook: “Sta scritto nella Bibbia che c'è un tempo per parlare e un tempo per riflettere. Forse oggi, di fronte a tanta confusione, è meglio riflettere”.

Giorgia Meloni è livida in volto. Si separa dal telefono solo per rispondere ai giornalisti. Alle 16 rilascia un comunicato di fuoco: “Mi spiace che nel Pdl qualche consigliere tenti di chiudere il presidente in una teca, mettendolo in guardia dal partecipare a manifestazioni, dal parlare in pubblico, dall'avere rapporti con la gente. Sono esattamente le cose in cui Berlusconi eccelle, le uniche che possono ricordare che siamo un movimento popolare di massa”.

I militanti presenti, soprattutto gli ex-AN, sono delusi: “Speravamo di poter finalmente confrontarci con il Presidente sulle primarie e sui temi politici con cui ci presenteremo alle elezioni”. Emanuele, ex attivista di Azione Universitaria, prova a spiegare: “È molto probabile che, prima di pronunciarsi sulla sua candidatura, voglia vedere cosa succede alle primarie del PD. Presentarsi con Berlusconi candidato premier contro Bersani, che ha comunque sessant’anni, è possibile, ma se il candidato del centrosinistra dovesse essere Renzi allora ci sarebbe bisogno di un volto nuovo. Senza contare l’incognita Vendola”.

I militanti ex- forzisti cercano di difendere il Cavaliere. Alcuni, dagli stand, si dicono indifferenti: “Noi siamo qui per fare attivismo, per partecipare all’attività della nostra comunità politica, per supportare il partito. Se poi Berlusconi viene a confrontarsi con noi, partecipiamo volentieri. Ma se non dovesse venire saremmo altrettanto contenti di essere qui”.

La decisione del leader pidiellino divide anche i big del partito. Gianfranco Rotondi, ex ministro del PdL, lo difende senza esitazioni: “Dovremo accettare la decisione di Berlusconi anche se non è quella che ciascuno di noi ha suggerito. In altre parole: non si è berlusconiani solo quando Silvio vince o ci dà ragione”. Anche Nunzia De Girolamo, deputato PdL con un passato politico in Forza Italia, contattata da Fanpage, lo giustifica: “Se l’ha fatto avrà avuto le sue ragioni. È molto probabile che sia una scelta tattica: io mi fido di lui. Se ha voluto rimandare l’annuncio della sua candidatura a premier per le prossime elezioni politiche, secondo me ha fatto bene. Non era ancora il momento giusto”.

Molto più difficile la posizione di Gasparri, ex-AN vicino alla Giovane Italia, ma vicinissimo a Berlusconi, che a Fanpage spiega: “Avrà avuto le sue ragioni per non andare. Secondo me è sempre meglio partecipare.” Quindi secondo lei ha sbagliato a non presentarsi? “Ripeto: secondo me è sempre meglio partecipare. Punto”. Al posto del Cavaliere lei sarebbe andato? “Io non sono Berlusconi. Sono Gasparri e sto andando a un incontro politico a Mirandola. Ecco tutto. Non voglio aggiungere altro”. Clic.

Ignazio La Russa, altro ex-AN con un passato da ministro nell’esecutivo berlusconiano, è più diretto e interviene da Atreju: “Gli organizzatori sono giustamente delusi dalla sua assenza. Non posso giustificarlo”. Poi però dà la colpa ai giornalisti: “Ci sono giornalisti abituati a insistere con le domande anche con chi non vuole rispondere, fino a lanciarsi all’inseguimento. Per Berlusconi non rispondere alle domande sulla sua candidatura nel 2013 sarebbe stato un problema. Per questo ritengo che non sia venuto qui. Ma, se fosse venuto, i giornalisti glieli avremmo tenuti lontani noi”.

Quando arriva l’ora a cui avrebbe dovuto esserci l’incontro, però, Marco Perissa, il presidente nazionale della Giovane Italia, invece di annullare l’evento, pone lo stesso al Cavaliere le domande dei giovani militanti del partito: primarie, candidatura a premier e legge elettorale. Solo che a rispondere c’è un imitatore.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views