Berlusconi: “Condono edilizio per abusivismo di necessità”, poi smentisce. Salvini contrario
Torna uno dei vecchi temi delle passate compagne elettorali di Berlusconi, quello delle promesse alla categoria dei costruttori: "C'è anche la possibilità di una sanatoria edilizia, per i casi di quello che si chiama abusivismo di necessità" ma solo se, ha spiegato, "si restringe con il massimo rigore il concetto di necessità". Così Silvio Berlusconi ha aperto all’ipotesi di un condono edilizio: "Bisogna cambiare le regole: chi deve costruire una casa o aprire un'attività commerciale, non dovrà più aspettare anni per permessi e licenze. Dovrà dichiarare l'inizio dell'attività e assumersi la responsabilità di rispettare le leggi. Solo dopo verranno i controlli". Il leader di Forza Italia ne ha parlato a Radio 24. E a Luca Telese e Oscar Giannino ha specificato: "Chiamatelo come volete, l'importante è che si cambino queste regole attuali". E il condono è indicato da Berlusconi come una delle possibili coperture per le Flat tax.
La sua proposta preoccupa Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi e promotore della lista "Insieme": "Berlusconi ha proposto una legge per riconoscere l'abusivismo di "necessità"; colui che è stato responsabile di ben due condoni edilizi che hanno massacrato coste e territorio del nostro paese torna a strizzare l'occhio ha chi ha violato legge a danno degli italiani onesti e dell'ambiente".
E aggiunge: "Alcuni giorni fa il centrodestra in Sicilia aveva proposto attraverso l'assessore al territorio l'abusivismo "d'indispensabilità", mentre Di Maio mesi fa aveva parlato di abusivismo di necessità a tal punto che aveva preso come esempio il regolamento comunale di Bagheria che bloccava le demolizioni anche ville di lusso abusive con piscina a picco sul mare. Parlare di abusivismo di necessità è criminogeno" – ha detto l'esponente della lista Insieme – "perché stimolerà nei prossimi giorni abusi edilizi da parte di chi vuole costruire dove è vietato dalla legge nella speranza che il centrodestra vinca le elezioni. Tutto ciò è uno schiaffo agli italiani onesti che le leggi le rispettano e che dovranno pagare con le loro tasse le opere di urbanizzazione di chi ha costruito abusivamente". E conclude: "Con Berlusconi l'Italia tornerebbe ad essere il paese che legalizza le illegalità, il paese che premia i disonesti e massacra il territorio, triste constatare che tra le forze politiche siamo rimasti in pochi a difendere valori della legalità".
La replica di Salvini
"Rilanciare l'edilizia è fondamentale, togliendo burocrazia e tagliando tasse folli come l'Imu su capannoni e negozi sfitti. Bisogna anche bloccare le aste giudiziarie al ribasso, che falsano il mercato. Ma dico no, dico fortemente no, a ogni ipotesi di condono per abusi edilizi: il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive, a partire dalle zone più a rischio", ha dichiarato poche ore dopo l'alleato di coalizione, Matteo Salvini.
La retromarcia di Berlusconi
"Coerentemente con quanto da sempre dichiarato, il Presidente Berlusconi non ha parlato di un condono, ma di una semplificazione amministrativa per quanto riguarda l'inizio dei lavori edilizi, fermo restando ovviamente la totale e assoluta compatibilità e rispetto delle regole urbanistiche, ambientali e paesaggistiche", ha in seguito precisato l'entourage di Silvio Berlusconi.
L'affondo del M5S
"La sera Salvini smentisce quello che Berlusconi dice alla mattina. Non sono d'accordo su nulla. Con loro l'Italia sarebbe nel caos. Prima sulla legge Fornero, ora sul condono, dicono sempre due cose opposte. Se non ci fosse il futuro dell'Italia in gioco ci sarebbe da ridere" – ha detto Giulia Grillo (M5S) – "L'Italia ha bisogno di essere governata da persone serie, preparate e competenti, con un programma credibile e condiviso, come quello del Movimento 5 Stelle, e non da dilettanti allo sbaraglio che litigano tutti i giorni su ogni cosa".