Quello di questa mattina a Palazzo Grazioli sembrava un incontro come tanti, con un gruppo di parlamentari, sindaci e rappresentanti dei comitati civici della Campania venuti a manifestare il loro no all'abbattimento di alcune costruzioni abusive. Ed invece, quasi sul finire dell'inedita riunione, il Presidente del Consiglio ha trovato il modo per rendere la giornata "più interessante" agli occhi dei media e dell'opinione pubblica.
Questa volta un Berlusconi pimpante e motivato come nei giorni migliori (apparso pochissimo preoccupato della crisi istituzionale apertasi in seguto al travagliato cammino parlamentare del processo breve, che ha provocato la decisa reazione del Presidente della Repubblica) si è esibito in uno dei suoi cavalli di battaglia: la barzelletta a doppio senso. Così, di fronte ad una platea divertita e per nulla sorpresa, il Cavaliere ha raccontato una "particolare" storiella, ambientata proprio a Napoli, concludendo con un paio di battute "al limite" (certo non ci scandalizziamo per l'utilizzo di termini più o meno volgari, con parolacce ormai completamente sdoganate non solo in televisione e nei giornali, ma finanche nelle aule del Parlamento, come testimonia anche la bagarre degli ultimi giorni).
Nel video che circola già su youtube e che vi invitiamo anche a vedere sul sito de "La Repubblica", titolare dello scoop, è possibile evidenziare la proverbiale capacità dialettica del Presidente del Consiglio, un vero e proprio "animale da palcoscenico che si esalta davanti al pubblico ed è capace come pochi di tratteggiare descrizioni e stati d'animo". Allo stesso tempo però, non è difficile notare la "forzatura" e l'eccesso di enfasi che stonano e si rivelano ampiamente fuori luogo, pur in un contesto"pseudo – istituzionale". Ovviamente nessuno scandalo, probabilmente solo una leggera caduta di stile, tuttavia in fondo in fondo resta difficile comprendere alcune scelte della comunicazione berlusconiana, specie in un momento di grande tensione istituzionale, di difficoltà a livello internazionale e di perdita di credibilità di fronte all'elettorato.