Berlusconi bis: Ore decisive per la maggioranza
Dimissioni o sfiducia: di fatto al momento sembrano essere queste le alternative a breve termine per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Infatti, il vertice tra Gianfranco Fini ed Umberto Bossi, lungi dal far avvicinare le due parti, è servito soprattutto a far ulteriormente uscire allo scoperto i "dissidenti" di Futuro e Libertà. In tal senso estremamente esplicativa la posizione di Italo Bocchino, finiano della prima ora, raccolta dai cronisti della Reuters: "Fini ha chiesto le dimissioni di Berlusconi altrimenti noi saremmo usciti dal governo, queste sono le uniche due cose certe. Per il resto aspettiamo che Berlusconi torni in Italia e risponda alle nostre richieste".
Dunque, prima le dimissioni del Presidente del Consiglio, poi l'analisi delle diverse prospettive, anche se in tal caso la pista di un reincarico, caldeggiata dallo stesso Bossi, appare estremamente tortuosa, a meno di mutamenti di equilibrio all'interno delle Camere, magari con l'ingresso dell'UDC di Pierferdinando Casini (idea che certamente non entusiasma il Carroccio). Un'ipotesi, quella delle dimissioni, che però il Presidente Berlusconi ha sempre respinto con forza, rimandando al mittente le critiche sulla presunta inadeguatezza al ruolo e forzando la mano con il rivale di Fli affinchè si assuma la responsabilità della caduta del Governo, votando una mozione di sfiducia. Insomma, una partita che si gioca su un filo esile e sottilissimo ma che comunque vadano le cose cambierà il volto alla politica italiana.
