Berlusconi: “Ballottaggio Pd-M5s scenario da incubo, voterei scheda bianca”
Silvio Berlusconi è "molto preoccupato dalla piega che hanno preso gli eventi" circa la situazione internazionale. In una lunga intervista al Corriere della Sera, l'ex presidente del Consiglio ha confidato di non vedere "un'effettiva consapevolezza della gravità della situazione da parte di molti leader occidentali. Sarà per mancanza di esperienza, per mancanza di idee, per paura, per condizionamenti ideologici". Per questo auspica una "grande alleanza" con la Russia nella lotta al terrorismo: "La mia linea di politica estera è sempre stata improntata alla collaborazione". Invece, per Berlusconi, in questi anni sono stati commessi "molti gravi errori dai Paesi occidentali". Come nel caso delle primavere arabe: "Non si è stati in grado né di prevederle né tantomeno di accompagnarle nel loro corso. Forse per non essere accusata di interventismo, come è accaduto a Bush, l’amministrazione Obama ha scelto di non intervenire in Medio Oriente. Salvo poi, con un atteggiamento in apparenza contraddittorio, aver spinto per un cambiamento di regime in Libia, spiegato come un intervento a protezione delle popolazioni indifese. In questo modo l’Occidente ha permesso la destabilizzazione del Nord Africa e del Medio Oriente, senza un disegno o una prospettiva di un nuovo assetto politico per la zona, spianando così la strada all’estremismo islamico".
Se si realizzasse la "grande alleanza" auspicata dal leader di Forza Italia, il nostro paese dovrebbe essere chiamato a intervenire: "Non possiamo illuderci che altri facciano le guerre per noi, e aspettare di lucrarne i benefici. Poi le forme di coinvolgimento di ciascun Paese saranno da valutare secondo i mezzi e le possibilità di ciascuno – ha precisato Berlusconi – Ma qualcosa dovremo fare certamente. Io credo che primo compito di un presidente del Consiglio italiano sia di obbedire all’identità e alla storia del nostro Paese, secondo l’insegnamento che da De Gasperi in poi ci ha consentito di svolgere un ruolo inclusivo sul piano delle alleanze. Mi sono già impegnato e mi sto impegnando per favorire la comprensione tra Russia e Occidente. E sono, in questo momento drammatico, a piena disposizione del mio Paese per sostenere il costituirsi di una coalizione sotto l’egida dell’Onu". Nonostante condivida la posizione di Renzi circa la prudenza per non ripetere gli errori commessi in Libia, per l'ex premier quella "nel combattere lo Stato Islamico è una ambiguità che non ci possiamo permettere": "La pavidità non ci mette certamente al riparo. L’unico modo per stare al sicuro è estirpare il cancro alla radice".
Quanto alla crisi tra Russia e Turchia, Berlusconi spera e crede "che l’abbattimento sia stato un incidente, ma capisco che Putin si senta “tradito” da un Paese che, proprio come la Russia, si oppone all’Isis. Più che stabilire chi ha ragione, è fondamentale che non si ripeta mai più un episodio del genere. Dobbiamo renderci tutti conto che la Russia è un alleato imprescindibile, non un nemico".
Durante l'intervista, un passaggio è stato dedicato alla politica interna: "Renzi non fa altro che riportare la situazione al punto al quale noi l’avevamo lasciata. Fa bene, ma non è certo una sua idea. Oggi la situazione richiederebbe interventi ben più incisivi, per avere effetto davvero sulla ripresa – ha detto Berlusconi parlando delle tasse – E poi trovo grottesco il fatto che approfitti dell’occasione per annunciare elemosine elettorali, sempre finanziate in deficit, come i 500 euro ai diciottenni per andare al cinema. E, con l’occasione, cancellare la modesta riduzione dell’Ires promessa alle imprese".
Per quanto riguarda le amministrative romane, per l'ex premier "la Meloni e Marchini sono entrambi ottimi candidati. Entrambi sarebbero in grado di far uscire Roma dal disastro in cui l’ha condotta il Pd. A Milano la candidatura Sallusti è una opportunità eccellente. Quanto a Salvini, che pure sarebbe un candidato di lusso, mi pare lui stesso l’abbia escluso, preferendo fare il capolista".
Berlusconi è certo di vincere in un referendum per il "no" alle riforme costituzionali: "E per riuscirci, ci opporremo in tutti i modi ad una riforma ritagliata su misura per il Pd, che potrebbe consentire a chi abbia il consenso di un italiano su sei di sottomettere il Paese. Si pensi poi a cosa succederebbe se questo meccanismo, che Renzi ha creato per se stesso, portasse al governo Grillo. Non è un'ipotesi astratta, tutti i sondaggi dicono che al ballottaggio tra Pd e Cinque Stelle prevarrebbero i secondi. E sono sotto gli occhi di tutti i disastri che i grillini combinano nelle città che amministrano. La particolarità di tutti i loro parlamentari è che prima di essere eletti al Parlamento non hanno saputo far niente di buono neppure per sé e per la propria famiglia. Come potrebbero amministrare una città o addirittura il Paese?"
E proprio sull'ipotesi di un ballottaggio tra Pd e Movimento 5 stelle, Berlusconi non ha dubbi: "Temo che molti elettori di centro-destra, soprattutto gli elettori della Lega, potrebbero essere tentati di votare il candidato grillino, ma solo per rompere il sistema di potere del Pd. Io personalmente voterei scheda bianca così come faranno probabilmente molti elettori di Forza Italia. Ma questo è un vero e proprio scenario da incubo. Non permetteremo che si realizzi".