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Berlusconi: “Alle prossime elezioni o la va o la spacca”

Il Cavaliere continua a mostrarsi determinato e fiducioso: “Dobbiamo riportare i moderati ad essere maggioranza nel Parlamento come lo sono nel Paese”.
A cura di Redazione
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Per ora c'è solo un obiettivo a brevissimo termine: il comizio di venerdì in Sardegna, con la conclusione della campagna elettorale per le Regionali ed il sostegno ad Ugo Cappellacci, che prova ad ottenere la riconferma come Governatore dell'Isola. Un appuntamento che per Silvio Berlusconi rappresenta anche una sorta di prima verifica per il percorso di ricostruzione del fronte moderato (e, decisamente non in secondo piano, anche della struttura interna di Forza Italia), cominciato nelle scorse settimane e confortato dai primi sondaggi (che mostrano come la coalizione di centrodestra possa anche superare la soglia di sbarramento del 37% prevista dall'Italicum). Una verifica che arriverà qualche mese prima delle elezioni europee, fondamentali per gli equilibri politici italiani e non solo, anche se il Cavaliere non perde occasione per ripetere un concetto già abbondantemente espresso nelle ultime settimane: alle prossime politiche arriverà lo scontro decisivo.

Un concetto ribadito anche da uno stringato messaggio sulla sua pagina facebook: "Le prossime politiche saranno un momento importante. O la va o la spacca. Dobbiamo riportare i moderati ad essere maggioranza nel Parlamento come lo sono nel Paese. Sarò in Sardegna per la chiusura della campagna elettorale. Vi do appuntamento a venerdì prossimo per preparare quella che sarà la nostra sicura vittoria per il governo dell'isola". Insomma, Berlusconi continua a mostrarsi ottimista e per nulla preoccupato dalla imminente assegnazione ai servizi sociali, che in ogni caso comporterà una diminuzione della sua possibilità di partecipazione alla vita politica. Anzi, come spiegato ieri durante l'incontro dei club Forza Silvio, continua a dirsi sicuro di poter intervenire sulla questione giustizia: "Dobbiamo far vedere che ci preoccupiamo di chi ha bisogno. In Italia ci sono milioni di vittime della malagiustizia. Quindi nella riforma della giustizia dobbiamo inserire anche una riforma della custodia cautelare, l'istituto della cauzione e il fatto che possa essere privato della libertà solo chi ha commesso reati di sangue".

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