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Berlusconi ai suoi: “Chiesi a Monti di diventare premier del centrodestra”

Il Cavaliere a Palazzo Madama parla a ruota libera coi suoi senatori e ne ha per tutti, dalla Bce a Napolitano. E sul governo dice: “Durerà quanto vogliamo noi”.
A cura di Alfonso Biondi
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Berlusconi ai suoi Chiesi a Monti di diventare premier del centrodestra

Si toglie qualche sassolino dalla scarpa il Cavaliere e parla del futuro dell'Italia e del suo partito. In attesa dell'inizio dei lavori a Palazzo Madama (che oggi porteranno alla fiducia per il governo Monti),  Silvio Berlusconi mette le cose in chiaro con i suoi senatori: "Stimiamo Monti ma diremo no a qualsiasi manovra depressiva". E secondo quanto riportato da Repubblica.it, l'ex Presidente del Consiglio avrebbe le idee chiare anche sulla durata del nuovo governo Monti: durerà "quello che decideremo noi per quanto sarà utile per il Paese, anche in relazione alla nostra campagna elettorale e secondo quello che ci diranno i sondaggi". Il dominus del Pdl ha sì dichiarato di stimare Monti, ma a quanto pare non il suo governo, che ha bollato come "un'imposizione" e "una sospensione della democrazia".

Insomma se ufficialmente il Pdl ha espresso piena fiducia al governo dell'ex rettore della Bocconi, se pubblicamente Berlusconi dice di sentirsi in mani sicure, ciò non vuol dire che il nuovo esecutivo avrà vita facile, anzi. Il Cavaliere avrebbe infatti ribadito ai senatori la ferma opposizione a qualsiasi tipo di patrimoniale e la decisione di valutare volta per volta ogni singolo provvedimento. Le priorità per lui restano quelle di sempre, a partire dalla riforma dell'ordinamento giudiziario, con un occhio di riguardo alle intercettazioni.

In relazione alle misure proposte dalla Banca centrale europea, Berlusconi ha parlato di "un piano assolutamente ininfluente", sottolineando in presenza dei suoi parlamentari come la galoppata dello spread non sia dipesa da lui. Così poi su Napolitano: "Come presidente del Consiglio mi sentivo impotente, potevo solo suggerire disegni di legge. Anche i decreti, quando arrivavano al Quirinale, il presidente della Repubblica diceva no a 2 su 3. Ci correggeva con la matita rossa, come una maestra con i bambini delle elementari".

L'indiscrezione più succulenta uscita fuori dai banchi di Palazzo Madama riguarda però l'ultima fase del governo Berlusconi: il Cavaliere avrebbe infatti rivelato ai suoi di aver proposto a Mario Monti di diventare premier dello schieramento di centrodestra o in alternativa Ministro dell'economia. Come è andata a finire, poi, lo sappiamo tutti.

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