Berlusconi accelera: ritorno a Forza Italia, resa dei conti nel Pdl
Basta con gli indugi e i continui battibecchi interni al partito tra falchi e colombe, Silvio Berlusconi ha deciso di riprendere in mano la situazione del Pdl e accelerare verso il ritorno a Forza Italia. L'appuntamento cruciale è fissato per oggi pomeriggio alle 17 orario in cui è stata fissata la riunione dell'ufficio di presidenza del Popolo della libertà chiamato a decidere sul ritorno a Forza Italia con connesso azzeramento di tutti gli incarichi a partire da quello di Angelino Alfano come segretario. L'esito della riunione appare scontato anche perché tra i 24 componenti convocati la maggioranza è decisamente in mano ai lealisti, almeno sulla carta, mentre i dissidenti sono appena una manciata. La decisone di convocare un ufficio di presidenza così ristretto certamente è un segnale chiaro da parte di Berlusconi che a questo punto vuole mettere alla prova Alfano e i "governativi" anticipandoli sul tempo.
Partito a rischio spaccatura – L'accelerazione voluta dall'ex Premier dopo le insistenze dei falchi potrebbe avere però degli esiti incerti dal punto di vista politico anche perché potrebbe essere la premessa a una prossima rottura e alla costituzione di un nuovo gruppo politico in Parlamento e fuori. Certamente il problema principale è l'incognita Alfano che continua a difendere il Cavaliere ma che non vuole collegare la situazione giudiziaria e la decadenza di Berlusconi con le sorti del Governo Letta. Le idee sul tavolo sono diverse ma Alfano difficilmente accetterebbe una sorta di commissariamento con l'affiancamento di coordinatori o di un organismo direttivo. Berlusconi sarebbe pronto a proporgli come unica concessione di far mettere ai voti dell'ufficio di presidenza la sua nomina a vicepresidente della nuova Forza Italia il cui comando però ritornerebbe pienamente nelle sue mani.