Berlusconi a Lampedusa: “Abbiamo svuotato l’isola”, risolto il mistero di villa Due Palme
Silvio Berlusconi torna a Lampedusa per rendere conto di quanto fatto nelle ultime settimane per arginare l'emergenza immigrazione causata dai continui sbarchi clandestini di profughi provenienti dalla Tunisia e dalla Libia, a causa dei violenti sommovimenti che hanno messo in crisi i due paesi. Il presidente del Consiglio promette che: “da lunedì cominceranno due voli regolari al giorno per il rientro in Tunisia”. Rimpatri forzati utilizzati per far leva sul “fattore psicologico” e fermare le partenze dai paesi dall'altra parte del Mediterraneo, è così che lo spiega Berlusconi: “Immagino che quando in Tunisia si sarà venuti a conoscenza dei rimpatri da Lampedusa tutti coloro che hanno intenzione di venire qui si domanderanno se ne valga la pena. Credo non ne valga la pena” spiega il premier in conferenza stampa.
Accolto da una folla festosa e sommerso dagli applausi, Berlusconi afferma che Lampedusa è stata “svuotata” dalle migliaia di immigrati che per mesi sono stati stipati senza un piano sullo scoglio di mare a metà strada tra la Sicilia e la Tunisia. Al paese nordafricano, l'Italia fornirà aiuti concreti: 150 fuoristrada, 4 motovedette e aiuti economici. Dura reprimenda nei confronti dell'Unione Europea, accusata di non fare nulla dopo i veti di Francia e Germania ai permessi di soggiorno temporanei per gli immigrati giunti nelle scorse settimane: “Si deve fare i conti con la realtà e con il fatto che l'Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non è. E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi”.
Nel centro di accoglienza di Lampedusa rimangono 600 persone, di cui 250 somali ed eritrei, mentre 350 sono tunisini, saranno rimpatriati con voli regolari.Berlusconi chiarisce anche i dubbi sull'acquisto di villa Due Palme sull'isola: in conferenza stampa, il presidente mostra il contratto d'acquisto e promette di comprarne una seconda nei prossimi giorni