Berlusconi a furor di popolo. Attacchi a opposizione e Pisapia, ma favorevole alle case abusive
Nonostante gli esposti dell'Agcom sulla sua sovraesposizione mediatica, il dato saliente di questa campagna elettorale sembra essere proprio l'onnipresenza di Silvio Berlusconi in tv e radio. Tanto per essere precisi nel corso della giornata odierna (12 maggio) il Presidente del Consiglio è stato intervistato da Studio Aperto, dal Gr1, da Radio Lombardia, da Radio Radio, da CNRMedia e da Radio Kiss Kiss Napoli. Nel corso di questi molteplici interventi il premier ha tenuto la sua dose quotidiana di attacchi alle opposizioni, che per l'occasione hanno trovato terreno fertile nella querelle Moratti-Pisapia. Le deplorevoli accuse della sciura milanese nei confronti dell'avversario, candidato sindaco di Milano per il centrosinistra, sono state avvallate da Berlusconi che si è complimentato con Letizia: "Brava, tira fuori le unghie", ha detto il premier nel corso dell'intervista al Gr1, nonostante siano stati gli stessi colleghi di partito (vedi il senatore Gaetano Quaglieriello) a chiedere alla Moratti di fare le sue scuse a Pisapia. Ma le accuse di Berlusconi agli avversari non si fermano qui: "La sinistra vuole spalancare le frontiere e dare la cittadinanza agli stranieri che così, spera, possono votare per la sinistra stessa e ribaltare così gli equilibri e cambiare la bilancia che vede dal 1946 la vittoria dei moderati e del centrodestra" dice il Cavaliere, che ci tiene a precisare su quelli che saranno i rincari dell'opposizione in caso di vittoria al governo: "Dall'Ici al raddoppio dell'imposta sui rendimenti di Bot, Cct e azioni, fino a una patrimoniale sui beni delle famiglie italiane".
QUIRINALE – Poi smentisce una sua prossima corsa al Colle: "Non penso affatto di andare al Quirinale. Penso a governare, ma soprattutto ad impedire che la sinistra possa ritornare al governo perché conosciamo ciò che ha fatto negli anni".
STOP DEMOLIZIONI CASE ABUSIVE – Domani Berlusconi sarà a Napoli. In vista della sua visita nel capoluogo partenopeo dà un discutibile annuncio: stop all'abbattimento delle costruzioni abusive. Il provvedimento per "valutare" la situazione sarà preso nel prossimo cdm ha detto a Radio Kiss Kiss Napoli. Le demolizioni degli edifici abusivi sono un argomento molto caldo in Campania, dove le lamentele hanno seguito per mesi l'azione delle ruspe. Ma la Lega frena sulla promessa del premier. "Sicuramente Berlusconi dovrà parlarne anche con la Lega", con queste parole, rilasciate all'ANSA, il ministro della Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli, ha manifestato la propria contrarietà alla proposta del Premier. "Non possono esistere nel Paese zone franche per la legge perché la legge deve essere uguale per tutti", dice Calderoli a proposito degli abbattimenti "di costruzioni abusive, che tra l'altro non avrebbero neppure potuto essere sanate nei precedenti condoni edilizi".
EMERGENZA RIFIUTI – E per quanto riguarda l'emergenza rifiuti a Napoli che già tre anni fa il Premier aveva detto ormai risolta, ma poi "lasciammo nelle mani dell'amministrazione comunale ciò che doveva essere fatto per risolvere il problema ma il Comune non ha fatto nulla e siamo dovuti intervenire di nuovo". Per Berlusconi "vanno fatti i termovalorizzatori, i tempi degli appalti sono stati rispettati dalla Regione e ora la sfida della nuova Giunta targata Lettieri sarà quella di far funzionare le discariche e la raccolta differenziata".
RIFORMA INTERCETTAZIONI E FISCO – Le elezioni amministrative sono ormai alle porte, ma Silvio Berlusconi pensa già al futuro. Nell'agenda del Premier vi è infatti la riforma sulle intercettazioni. "Non è libero un paese nel quale il cittadino non ha l'assoluta certezza che le sue parole rimangano inviolabili", spiega a Studio Aperto. E come ripete ormai da tempo: "Per la riforma tributaria non si può andare avanti con un ginepraio di leggi che risale a 40 anni fa. Abbiamo messo al lavoro quattro tavoli all'interno del ministero dell'Economia e stiamo preparando un unico codice di tutte le leggi fiscali, con l'abrogazione di tutte le leggi di più difficile interpretazione".
FINI – E non può mancare la stoccata all'acerrimo nemico, Gianfranco Fini: "Finalmente con la diaspora di Fini si è creato questo gruppo dei Responsabili alla Camera, minore nei numeri ma molto più coesa politicamente e con loro abbiamo l'accordo di approvare con decisione la riforma della giustizia, la riforma dello Stato con il dimezzamento del numero dei parlamentari e il codice fiscale che porterà all'abrogazione delle leggi fiscali. I prossimi due anni saranno fondamentali e ci consentiranno di completare tutti gli impegni presi con gli italiani".