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Beppe Grillo: “Vi racconto cosa dirà Berlusconi alle Camere…”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle paragona Berlusconi a Craxi e si diverte a “suggerire” al Cavaliere un discorso al Parlamento…
A cura di Redazione
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Continua a tenere banco il caso Berlusconi, con la decadenza da senatore al vaglio della giunta per le elezioni e con una comprensibile agitazione nel panorama politico nazionale. Ad essere maggiormente in difficoltà è ovviamente l'area che sostiene il Governo Letta, attraversata da tensioni e suggestioni di diversa natura (non manca chi ipotizza un clamoroso ribaltone con il passaggio di una nutrita pattuglia di parlamentari dal Pdl al centrosinistra). Chi invece appare nella posizione ideale è Beppe Grillo che, dalle pagine del suo blog, continua a bacchettare la maggioranza e la politica "tradizionale". Questa volta il capo politico del Movimento 5 Stelle si concentra su un paragone ricorrente, quello fra Bettino Craxi e Silvio Berlusconi, ipotizzando che il Cavaliere faccia alla stregua dell'amico Bettino e si rechi alle Camere per pronunciare un discorso sulla sua situazione personale e politica.

Ecco cosa "suggerisce" Grillo a Berlusconi:

Craxi spiegò in Parlamento che se rubava lui, rubavano tutti. Nessuno si alzò in piedi per contestarlo. Silenzio assenso? C'è ora una larga attesa, figlia delle larghe intese, sul discorso che un pregiudicato, amico fraterno, non a caso, diBottino, farà alle Camere riunite. Di per sé è già un evento che Berlusconi si faccia vedere in aula dato il suo assenteismo cronico emulato solo dal suo avvocato parlamentare, il noto Ghedini. La giustificazione (vera) è che sono affezionati frequentatori dei tribunali della Repubblica, inseparabili. Posso permettermi qualche suggerimento all'evasore fiscale per le parole di commiato ai parlamentari? Due cose così per arricchire il concione che terrà dal suo banco.

"Cari, carissimi (quanto mi siete costati) parlamentari, se oggi sono qui è per mandarvi a fanculo. Certo, non è un linguaggio che mi appartiene, io, abituato alle cene eleganti, però esprime dal cuore quello che penso di voi. Se io sono un delinquente voi siete i servi di questo delinquente, i suoi soci in affari, i suoi dipendenti. Mi rivolgo soprattutto ai banchi della sinistra che mi è stata vicina in tutti questi anni con l'approvazione delle leggi vergogna, dell'indulto, dello Scudo Fiscale. Quanti bei ricordi assieme. E la scorpacciata del Monte dei Paschi? Indimenticabile. E ora vi voltate dall'altra parte, compreso Enrico Letta che spese parole di miele per me invitando a votarmi al posto del M5S (in verità le spese anche per Andreotti e per Monti, è un ragazzo volubile…). Lui che deve tutto a suo zio che a sua volta deve tutto a me. Se io sono colpevole, voi siete colpevoli di avermi tollerato, coperto, aiutato in ogni modo sapendo perfettamente chi ero. Non mi sono mai nascosto, al contrario di voi. Finocchiaro, D'Alema, Violante dove siete? Non potete lasciarmi solo. Potrei essere indotto, più dalla rabbia che dalla disperazione, a rivelare la storia di questi vent'anni agli italiani intontiti dalle televisioni che voi graziosamente mi avete regalato. Senza di me voi non sareste mai esistiti. Senza di voi, che avete ignorato per me qualunque conflitto di interessi, io non sarei mai esistito o forse avrei accompagnato il mio sodale aHammamet. Siamo legati come gemelli dalla nascita. E ora mi lasciate solo, ai domiciliari o ai servizi sociali per una semplice frode fiscale? A fanculo, dovete andare. Io non sono certo peggio di voi. I padroni, anche i più ributtanti, sono sempre migliori dei loro servi!".

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