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Beppe Grillo in piazza a Torino: “Io sono oltre Hitler”

Il #Vinciamonoi Tour di Beppe Grillo fa tappa a Torino. Dal leader del Movimento 5 Stelle attacchi ai politici, da Renzi a Schulz, e un appello alle forze dell’ordine.
A cura di S. P.
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“Il nostro è cominciato come sogno, un sogno condiviso da dieci milioni di persone. Ora quel sogno sta diventando realtà per questo cercano di interromperlo, ma se non ci fanno sognare, noi non li faremo dormire”: così Beppe Grillo nel comizio di oggi in piazza Castello a Torino. Il leader del Movimento 5 Stelle ha detto di essere convinto di poter vincere le prossime Elezioni Europee, anzi, per Grillo le Europee sono state già vinte dal Movimento 5 Stelle: “Siamo in piazza per vincere e queste Europee le abbiamo già vinte. Loro lo sanno. E infatti cominciano con i dossier, ma non funzionerà. Noi vinceremo con il 100%”. Nel corso del comizio il leader del M5S ha ribadito concetti già espressi in questi giorni: “Non c'è stata violenza in Italia solo grazie al Movimento Cinque Stelle, la nostra rabbia ha unito 10 milioni di persone”, ha tuonato Grillo.

Non sono mancati gli attacchi agli avversari politici, dal premier Renzi a Martin Schulz e al Presidente della Repubblica. “Portano i bambini in piazza e li fanno gridare `Matteo, Matteo´. Bisogna prendere quelle maestre e licenziarle in tronco perché non possono fare queste cose con i bambini”, così facendo riferimento al primo ministro. E ancora, Grillo ha attaccato Schulz che “viene in Italia e la prima cosa che dice è che io sono come Stalin”. I tedeschi – ha detto Grillo da Torino – “dovrebbero ringraziare Stalin, perché se non fosse stato per Stalin oggi Schulz sarebbe in Parlamento con una croce uncinata al braccio”. Poi Grillo è tornato sulla storia dei fischi all’inno d’Italia e ha confermato il suo pensiero: “Io non mi stupisco quando allo stadio fischiano l'inno di Mameli. Fratelli d'Italia, dice. Ma fratelli di chi? Dei piduisti, dei massoni, della camorra? Chiediamoci perché si fischia un inno. Io invece inorridisco quando il presidente della Repubblica riceve al Quirinale un condannato in via definitiva”.

Di se stesso invece Grillo ha detto di essere “oltre Hitler”: “Dicono che io sono Hitler. Ma io non sono Hitler…sono oltre Hitler!”, questa la provocazione del comico genovese che ha anche aggiunto che “se non ci fosse il M5S adesso ci sarebbero i nazisti”. Da Torino Grillo ha fatto anche appello alle forze dell’ordine: “La Digos è tutta con noi, la Dia è tutta con noi, i carabinieri pure. Noi facciamo un appello”, perché “non ce la fanno più a scortare quella gente al supermercato o al festival”.

Insulti a Merkel – Parlando di Renzi e delle sue politiche in Europa, Grillo ha lanciato anche degli insulti a sfondo sessuale al cancelliere tedesco: “L'ebetino è andato a dare due linguate a quel culone tedesco della Merkel”, ha detto da Torino. A Berlusconi, invece, il leader del M5S ha dedicato un altro soprannome: “Berlusconi non è più lo psiconano, ma Tinto Brass”. Sul palco del comizio è intervenuto anche il leader del movimento No Tav, Alberto Perino: “Questa è la volta buona, dobbiamo vincere e dobbiamo vincere per dare il giro alla Torino Lione e al Terzo Valico”.

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