Beppe Grillo sta con Salvini sui migranti: “Giusto impedire lo spaccio di false speranze”
Torna a parlare Beppe Grillo, con una lunga intervista rilasciata a Biagio Maimone per America Oggi. Un colloquio nel corso del quale il co-fondatore del Movimento 5 Stelle esprime anche la sua valutazione sulla questione degli sbarchi di migranti sulle nostre coste, analizzandoli alla luce delle scelte operate dal governo Lega – Movimento 5 Stelle. Per il comico genovese, in procinto di tornare sulle reti RAI, “la questione dell’immigrazione è epocale, causata, innescata e diretta dalle menti più ciniche che si possano immaginare”, ma la linea impostata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e avallata dal Movimento 5 Stelle va nella giusta direzione.
Spiega Beppe Grillo:
Sia noi che la lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza. Puoi fare come Minniti che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitamente, per poi declamare i diritti umani come un bimbo che recita la poesia di natale. Oppure puoi fare come questo governo: impedire lo spaccio di false speranze e intanto ridiscutere tutta la questione a livello europeo. Il che significa anche graffiarsi un po’ con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialisti. Affrontare una questione del genere, che era stata spostata sull’Italia in accordo con chi ci ha preceduto in cambio di qualche aiutino, richiede anche una certa rudezza e assunzione di responsabilità. Oggi, le persone che non ne possono più di restare, ad esempio, nella dissanguata Africa perlomeno sanno come la vede l’Europa e quali sono le loro prospettive a fuggire verso l’Unione dei Divisi. In ogni caso, il rapporto con la Lega è un continuo confronto, anche sofferto, con una diversa sensibilità nella modalità di affrontare le problematiche politiche
Nella lettura di Grillo, pur in un continuo e costante confronto, è “innegabile” che che il connubio Movimento 5 Stelle – Lega sia vincente, perché ha consentito “la realizzazione di rilevanti azioni politiche, molto avversate, contro la povertà , tra le quali la riforma della legge Fornero e l'istituzione del reddito di Cittadinanza”. E la durata del governo dipenderà soprattutto “dal grado di coesione nazionale, dal sentirsi parte di un inizio”, certamente non “dallo starnazzare dell’opposizione”. Un governo che, aggiunge, sarà in grado di "proteggere i tratti distintivi della nostra nazione".