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Beppe Grillo regala Milano a Berlusconi? Il candidato sindaco Mattia Calise e i voti “tolti” al Pd

Mattia Calise toglie voti a Giuliano Pisapia, la preoccupazione del Pd: il 5% del Movimento 5 Stelle potrebbe far vincere Letizia Moratti. Giuseppe Civati lancia una cima ai grillini, ma il ventenne candidato sindaco di Milano non dà indicazioni di voto in caso di ballottaggio.
A cura di Alessio Viscardi
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Un 5% che pesa molto sulle elezioni comunali di Milano 2011, è questo il valore – in termini di voti – di Mattia Calise, il ventenne candidato dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo come sindaco di Milano alle elezioni di maggio. Un numero esiguo, ma che potrebbe causare un nuovo caso “Bresso”: nelle scorse elezioni Regionali, in Piemonte il governatore uscente Mercedes Bresso perse le elezioni con il candidato leghista Cota proprio a causa dei pochi voti di scarto finiti al Movimento 5 Stelle e sottratti al Pd. C'è chi definisce ormai i “grillini” come “quarto polo”, molto consistente in città come Bologna dove raggiunge addirittura il 10% dei consensi. Voti che vengono soprattutto dal centrosinistra del Pd e dell'Idv.

La denuncia arriva dal consigliere regionale Giuseppe Civati: “Di quel 5% , un 1,5 sarà di centrodestra, ma il resto arriva da noi. Per questo motivo, dal momento che ragioniamo su alleanze con il Nuovo Polo, sarebbe opportuno non dico ragionare su accordi, ma almeno capire su quali punti i grillini dissentono da noi. E una domanda gliela faccio. Siete proprio sicuri che la Moratti e Pisapia siano uguali?”.

La partita di Milano è di fondamentale importanza. Lo scontro tra il sindaco uscente Letizia Moratti e Giuliano Pisapia è una battaglia all'ultimo voto. L'ex-ministro dell'Istruzione deve vincere al primo turno, perché in caso di ballottaggio i numeri danno per favorito l'uomo di Nichi Vendola all'ombra della Madonnina. L'ipotesi di Civati è quella di costruire un ponte tra il Pd e le posizioni ferme del Movimento 5 Stelle, che con il suo peso elettorale comincia a preoccupare i partiti: “Non è una questione di alleanze, so bene che non stiamo discutendo con l’Udc, ma dobbiamo capire perché esiste questa rabbia nei nostri confronti. Posso magari capirla in Emilia Romagna, dove siamo al governo, ma in Lombardia è tutta un’altra storia”.

Il peso di Mattia Calise, studente universitario appena ventenne, potrebbe essere fondamentale al secondo turno delle elezioni 2011. In un'intervista, il giovane dichiara che il Movimento 5 Stelle non darà indicazioni di voto ai propri sostenitori, che quindi saranno liberi di votare chi vogliono… o di non votare per niente.

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