Beppe Grillo: “Polemica su patto scienza da terrapiattisti, critico ancora obbligo vaccini”
Beppe Grillo commenta la polemica nata dopo la sua decisione di sottoscrivere il patto per la scienza proposto da alcuni medici e firmato anche da Matteo Renzi. “Trovare stupefacente che io abbia sottoscritto questo patto richiede una mentalità pari a quella dei terrapiattisti”, scrive Grillo nel post pubblicato sul suo blog a commento della notizia diffusa oggi. Secondo il co-fondatore del Movimento 5 Stelle, “il maremoto mediatico che ha seguito la sottoscrizione del patto per la scienza di Burioni e Silvestri costringe a riflettere. Davvero io posso essere No-Vax? Per credere seriamente ad una cosa del genere bisogna avere un tipo di mentalità da terrapiattista”.
Il post di Grillo prosegue:
La scienza, fra le cose umane del mondo, è il luogo in cui il dubbio ha maggiore probabilità di sopravvivenza. Obbligare o meno le persone a vaccinarsi in massa è una questione politica, come gli stessi Burioni e Silvestri hanno confermato sui media. In altri termini, l’ideazione e messa a punto di un certo farmaco è una questione della scienza. Se questo farmaco sarà obbligatorio o meno è politica.
Chi sono i veri terrapiattisti? Chiunque non introduca il dubbio nel percorso mentale, chiunque sia così certo è un potenziale terrapiattista. Al limite sono persone divertenti da ascoltare, ma prenderli ad esempio non è certo normale. Ma la riflessione obbligatoria che questo episodio, di per sé insignificante, comporta, esula da tutti i vaccini e dai pianeti del mondo!
Sta succedendo proprio ora: la TAV… abbiamo messo un gruppo di esperti che hanno affrontato con rigore e metodo scientifico la questione TAV in termini di costi e benefici per i cittadini. Loro ci diranno se costruirla comporta dei vantaggi o meno, la decisione resterà comunque politica. E da qui non si scappa, sembrava impossibile fosse necessario ribadirlo.
Grillo conclude però il suo post spiegando più chiaramente cosa intende e riportando la sua posizione sull’obbligo vaccinale che, come spiega, non è cambiata: “L’ex ministra della salute Lorenzin dichiara di ‘approvare la svolta’…. e questo mette di nuovo a pensare. Non c’è stata nessuna svolta, io critico l’obbligatorietà dei vaccini che, come ho detto sopra, è questione politica; non i vaccini in sé, che quando sono sicuri ed efficaci rappresentano il frutto della scienza. Così la Lorenzin credeva che io fossi No Vax: un ragionamento da terrapiattisti radicali”.