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Beppe Grillo: “Letta e Alfano sono i gemelli del crack”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle attacca “i chierichetti di De Mita” Enrico Letta ed Angelino Alfano.
A cura di Redazione
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È impossibile vedere le differenze tra Popolo della Libertà e Partito Democratico. È questo l'incipit del nuovo post che Beppe Grillo pubblica sul suo blog, con il titolo emblematico "I chierichetti di De Mita" ed un chiaro riferimento ai due "presunti vincitori" della battaglia sulla fiducia: Angelino Alfano ed Enrico Letta. Il capo politico del Movimento 5 Stelle non perde occasione per un giudizio lapidario sui "gemelli del crack" che nessuno ha eletto, in quanto sono "stati nominati da Berlusconi e Bersani, da soli non prenderebbero un voto". Una bocciatura senza appello, con il Presidente del Consiglio ed il ministro dell'Interno che "ci rendono per il culo e noi, va detto a loro favore, li lasciamo fare. Capitan Findus Letta sembrava Churchill, ma era solo il nipotino di suo zio (Gianni) e di suo nonno adottivo (Napolitano)".

Infine la secca conclusione: il Movimento 5 Stelle è l'unica voce nel deserto morale ed economico. Ecco il post di Grillo:

E' impossibile ormai vedere le differenze tra pdl e pdmenoelle. Sembrano quei vecchi coniugi che con il tempo si assomigliano. L'uno prende le sembianze e persino i tic dell'altro. Il pdl si è trasformato nel pdl-menoelle. Il Partito Unico ha la stessa faccia di due bambocci della politica, Capitan Findus Letta e Pesce Palla Alfano, quasi coetanei, allievi e frequentatori entrambi del poderoso pensatore democristiano De Mita definito da Gianni Agnelli "Intellettuale della Magna Grecia" a cui si aggiunse la precisazione di Montanelli "E' stato detto che De Mita sia un intellettuale della Magna Grecia. Io però non capisco cosa c'entri la Grecia". Con la fine della Democrazia Cristiana e del Magna Magna i giovanotti cercarono la loro via, uno a sinistra con gli eredi bancari del PCI e uno a destra con la P2. Ora si ricongiungono. Alla Camera sorridono, si fanno carinerie, le smorfiette, i buffetti e parlano sottovoce. E' bello vederli insieme. Chi avrebbe mai detto che avrebbero guidato (si fa per dire) l'Italia? C'era una volta il tormentone, una domanda angosciosa "Moriremo democristiani?". Ora abbiamo la risposta "Siamo morti democristiani!". I democristi sopravvissuti a Mani Pulite si sono impadroniti dei resti dei corpi della sinistra e della destra e li hanno lentamente divorati da dentro, li hanno demitizzati. Sono uguali nel programma, negli atteggiamenti, nelle pugnalate alle spalle. Se 101 pdmenoellini hanno fottuto Prodi per la presidenza della Repubblica, 70 pdl-menoellini hanno abbandonato Berlusconi, colui a cui avevano leccato il culo, riconoscenti, per un ventennio. I gemelli del crack Letta&Alfano non li ha eletti nessuno, sono stati nominati da Berlusconi e Bersani, da soli non prenderebbero un voto. Hanno aumentato l'IVA, la Tares, inserito la Service Tax e probabilmente ci terremo anche l'IMU. Ma il pdl-menoelle non doveva dare le dimissioni piuttosto che aumentare le tasse? Ci prendono per il culo e noi, va detto a loro favore, li lasciamo fare. Capitan Findus Letta sembrava Churchill, ma era solo il nipotino di suo zio (Gianni) e di suo nonno adottivo (Napolitano). Si sono salvati ancora una volta ed esultano impuniti, come Formigoni, inseguito dalle Procure e per questo premiato con un posto da senatore. Ora, comunque, tutto è più chiaro. L'Italia politica è divisa in due. Il Sistema e il M5S, unica opposizione. Unica voce nel deserto morale e economico. Letta Nipote ha sorriso alla dichiarazione di voto del truffatore fiscale e ha sillabato, con ammirazione: "E' un grande". Come Franti, l'infame, nel libro Cuore.

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