video suggerito
video suggerito

Beppe Grillo: “Letta e Alfano pupazzi nelle mani di Napolitano”

Nel giorno in cui la Camera rinnova la fiducia al ministro Cancellieri, nuovo attacco di Grillo a Napolitano: “Lui è responsabile dell’aborto delle Large Intese che oggi sono un colabrodo”.
A cura di Redazione
49 CONDIVISIONI
Immagine

"Alfano non è uno che il coraggio se lo può dare senza che qualcuno lo protegga". Parte da questa considerazione la nuova analisi di Beppe Grillo che, dalle pagine del suo blog, parla delle larghe intese dopo la spaccatura interna al Popolo della Libertà che ha sostanzialmente rafforzato il Governo di Enrico Letta. Ed è in sostanza un nuovo affondo nei confronti del Capo dello Stato, "in nome e gloria del quale" governano Alfano e Letta. Un esecutivo che, nella lettura del capo politico del Movimento 5 Stelle, è stato pensato per durare ad ogni costo e salvaguardare gli apparati della vecchia politica.

Ecco il post integrale:

Il legittimo sospetto che i partiti si stiano spaccando per fornire deputati e soprattutto senatori a sostegno di Capitan Findus Letta è più che legittimo. Alfano non è uno che il coraggio se lo può dare senza che qualcuno lo protegga. La scissione del pdl con un gruppo di residuati tossici è stata ispirata con tutta probabilità dal Colle a protezione del cocco di mamma Letta. Il nuovo che avanza ha l'odore dei cibi avariati. Solo pronunciare i loro nomi fa una certa impressione: Formigoni, Schifani, Lupi, Quagliarello, Giovanardi. La squadra vincente del Quirinale che fa il governo più compatto e più bello. A dar man forte ci sono anche i diversamente Montiani ispirati da Cicciobello Casini e i fuoriusciti, in realtà mai entrati, del M5S che, secondo voci di corridoio, potrebbero aumentare sempre in nome e gloria di Napolitano e Letta. I voti al Senato sono infatti come l'oro di Napoli, sono utili a chi li chiede, ma soprattutto a chi li dà. E come dimenticare i senatori a vita eletti da Napolitano, quattro voti sicuri per il Nipote? Questo governo spudorato che non caccia la Cancellieri in nome della stabilità, la stabilità dei morti e dei decrepiti, deve durare a qualunque costo, con qualunque mezzo. Lo ha deciso Napolitano. Vuolsi colà dove si puote.Letta è solo un pupazzo, come Alfano e le mosche cocchiere che formano una maggioranza che sembra un collage psichedelico in salsa europea. Questo governo non ha la legittimità popolare per governare. Il pdl e Scelta civica, che si sono presentati alle elezioni, si sono sciolti, le coalizioni che hanno avuto i voti per governare, e senza le quali Lega e Sel non sarebbero in Parlamento, si sono dissolte immediatamente dopo il voto, pdl e pdmenoelle hanno fatto una campagna elettorale un contro l'altro armati per poi fottere gli elettori e governare insieme. Alfano e la Cancellieri in qualunque altro governo occidentale si sarebbero eclissati il giorno dopo il rapimento della Shalabayeva e delle telefonate di famiglia ai Ligresti. Napolitano è il collante di questa situazione. Lui è responsabile dell'aborto delle Large Intese che oggi sono un colabrodo, lui è responsabile della sua rielezione che avrebbe dovuto rifiutare per dar spazio a un rinnovamento come poteva essere Rodotà. Spaccanapoli. Simm a Napule paisà.

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views