Beppe Grillo: “La secessione si sconfigge con la buona politica, non solo economica”
La scoperta del nucleo di "secessionisti veneti" e l'incontro al Quirinale fra Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano: sono questi gli argomenti del nuovo post di Beppe Grillo, pubblicato sulle pagine del suo blog. Il capo politico del Movimento 5 Stelle mette in relazione i due avvenimenti spiegando che gli arresti sottolineano comunque "la possibilità che parti dello Stato italiano non trovino più ragioni per farne parte". A ciò va data una risposta politica, non solo economica, anche restituendo ai cittadini i motivi per essere orgogliosi di far parte del Paese.
Questo, nella lettura di Grillo (che oggi si è recato in visita a Pompei), non sta avvenendo. Anzi proprio l'incontro di ieri sera fra il Capo dello Stato ed il leader di Forza Italia (che il 10 aprile conoscerà la decisione dei giudici del Tribunale di Milano sull'assegnazione o meno ai servizi sociali) rappresenta un segnale poco incoraggiante: "E questo sarebbe possibile in Gran Bretagna, Germania o Francia, o anche in Italia con Pertini o Ciampi? La risposta è ovviamente no".
Ecco il ragionamento di Grillo:
Gli arresti in Veneto, che li si condivida o meno, sottolineano in ogni caso la possibilità che parti dello Stato italiano non trovino più ragioni per farne parte. Per evitare la secessione bisognerebbe dare dei motivi ai cittadini italiani per sentirsi orgogliosi di esserlo. Ieri un condannato in via definitiva ha chiesto e ottenuto di essere ricevuto dal presidente della Repubblica. Che messaggio viene dato al Paese? E questo sarebbe possibile in Gran Bretagna, Germania o Francia, o anche in Italia con Pertini o Ciampi? La risposta è ovviamente no. Per combattere la secessione occorrono esempi istituzionali e leggi contro la corruzione, il conflitto di interessi, contro gli sprechi della politica (sempre intoccabili come il finanziamento pubblico ai partiti). La secessione si annulla con una buona politica, non solo economica, altrimenti si colpiscono gli effetti trascurando le cause.
