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Beppe Grillo: “La Repubblica è morta, ieri i suoi funerali”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle commenta amaramente la serata dell’Olimpico: “La Repubblica è morta, ma i suoi funerali sono indegni, troppo imbarazzanti. Non abbiamo neppure la dignità di un buon funerale”.
A cura di Redazione
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Non si è fatto attendere il commento di Beppe Grillo sui fatti di ieri sera all'Olimpico di Roma, con la finale di Coppa Italia che si è disputata in un clima surreale dopo gli scontri all'esterno dello stadio ed il ferimento a colpi di arma da fuoco di alcuni supporters del Napoli. Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha infatti pubblicato un post sul suo blog con il quale constata amaramente la "morte della Repubblica" ed indica chiare responsabilità della politica. Sotto accusa chi ha "fatto scempio del Paese" e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, cui riserva giudizi durissimi:

Ieri sera mi si è stretto il cuore. Vedere Alessandra Amoroso cantare l'inno d'Italia sommersa dai fischi in uno stadio sequestrato dagli ultrà con la Polizia impotente e i politici in tribuna d'onore, gente del calibro di Renzie. La Repubblica è morta, ma i suoi funerali sono indegni, troppo imbarazzanti. Non abbiamo neppure la dignità di un buon funerale. Devono andare fuori dal Parlamento e dalle Istituzioni i corrotti, gli indagati, i condannati in primo grado (Renzie). Un pregiudicato che colloquia amorevolmente al Quirinale con Napolitano e che sconta una pena ridicola vale come cento stadi fischianti. Ma nessuno ci fa caso. Hanno tutti e due la cravatta, non sono tatuati non urlano. Sono diversamente ultrà. La Repubblica è morta e i suoi cittadini non hanno più rappresentanza, la pentola a pressione sta per saltare. La Polizia è attonita e anche parte della Magistratura, ma gli italiani sono sempre più incazzati di fronte allo scempio del Paese. Ieri all'Olimpico veniva da piangere, come a un funerale. Alessandra Amoroso sembrava recitare un Requiem. I politici sono stati tra i primi a scappare, amorevolmente scortati nelle loro auto blu, quelle non ancora vendute su Ebay (per ora ben sei!) dall'Ebetino incazzato nero per la Partita del cuore. Antognoni non gli passerà la palla e lui non calcerà un calcio di rigore…

Sulla stessa linea anche Luigi Di Maio, che chiama direttamente in causa il Presidente del Consiglio:

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