Beppe Grillo: “La regola dei due mandati non si tocca, no ai professionisti della politica”
Negli ultimi giorni, anche a causa di un paio di retroscena che rilanciavano indiscrezioni e presunte dichiarazioni di esponenti di primo piano del MoVimento, in casa 5 Stelle si era tornati a parlare della possibilità di eliminare il cosiddetto limite del doppio mandato. Si tratta di una delle regole base del MoVimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che prevede che tutti i portavoce, gli eletti nelle istituzioni, possano ricevere un massimo di due mandati elettivi, al termine dei quali debbano tornare alla loro occupazione precedente.
Da tempo si discute sulla possibilità che tale regola venga modificata, o almeno che si possano avallare delle deroghe in particolari situazioni, ma la linea dei vertici del MoVimento sembra essere diversa. Lo ha ribadito anche oggi Beppe Grillo, con un breve trafiletto pubblicato sulle pagine del suo blog in cui si legge:
Il MoVimento 5 Stelle è una comunità di cittadini fondata su delle regole. Sono poche, chiare e semplici. Proprio per questo inamovibili. Una delle regole fondanti è quella dei due mandati elettivi a qualunque livello. Consigliere comunale, sindaco, consigliere regionale, parlamentare nazionale ed europeo. Questa regola non si cambia nè esisteranno mai deroghe ad essa. "Ogni volta che deroghi ad una regola praticamente la cancelli" diceva Gianroberto. Non abbiamo intenzione di cancellare nessuna delle regole fondanti del MoVimento 5 Stelle. I nostri portavoce continueranno a fare un massimo di due mandati elettivi e poi torneranno a fare il lavoro che facevano prima. Vogliamo cittadini 5 Stelle che si mettano al servizio della comunità, non professionisti della politica.
Ps: il giorno che i giornali smetteranno di inventarsi virgolettati sarà un giorno bellissimo. Attenti ai virgolettati!
Una precisazione che arriva nel momento in cui i grillini sono impegnati nella selezione delle candidature per le prossime amministrative, ma che sembra particolarmente rilevante anche alla luce della discussione sulla durata della legislatura in corso. L'impressione, insomma, è che della questione si dibatterà ancora, ma che al momento i vertici del M5S non hanno intenzione di modificare la regola aurea dei due mandati.