video suggerito
video suggerito

Beppe Grillo: “L’Italia crolla e lo dicono i numeri, non è un’opinione”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle analizza con un post impietoso lo “stato di salute” del nostro Paese.
A cura di Redazione
1.026 CONDIVISIONI
Immagine

Quando mancano soli tre giorni all'attesissimo incontro fra la delegazione del Movimento 5 Stelle ed il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Beppe Grillo (che non sarà presente all'incontro) sceglie di analizzare "lo stato di salute" del nostro Paese con un lungo post pubblicato sul suo blog. Il capo politico del Movimento 5 Stelle prova così ad analizzare la situazione del nostro Paese a partire da alcuni punti caratterizzanti, mettendo in luce le tante contraddizioni del sistema economico e sintetizzando tutto con un giudizio senza attenuanti: "L'Italia crolla, lo dicono i numeri, la crisi non è un'opinione. Senza interventi radicali l'Italia è un corpo destinato al collasso, che sarà improvviso".

Per Grillo i media non parlano di ciò che sta realmente accadendo, "tra una corsa di Renzi e una passeggiatina di Napolitano in libera uscita dal Quirinale", in ossequio alla autoconservazione del "Sistema", "quella cosa liquida che include partiti, istituzioni, affari, massoneria e criminalità". Così sfuggono le condizioni reali della nostra economia, che appaiono così nella lettura di Grillo:

Debito pubblico: nuovo record ad aprile, sale a 2.146,4 miliardi, con un incremento mensile pari a 26,2 miliardi (colpa delle tangenti delle grandi opere pubbliche come il Mose?). Nei soli primi quattro mesi del 2014 abbiamo accumulato un debito pubblico pari a 77 miliardi di euro, una cifra già molto più alta rispetto a quella accumulata in tutto il 2013. Verso l'infinito e oltre.

Crollano gli investimenti stranieri in Italia, l'allarme del Censis: "Calo del 58 per cento" (7 giugno 2014). Tasse, burocrazia e mancanza di regole, come il falso in bilancio, allontanano chiunque dall'Italia. Meglio investire altrove.

Disoccupazione record: vola al 13,6% nel trimestre, al 46% tra i giovani
Il tasso rilevato dall'Istat è il più alto dal 1977 (da quando esistono le serie storiche, in teoria potrebbe essere il più alto dal 1861, anno dell'Unità d'Italia). Sono senza lavoro quasi 3,5 milioni di persone, in aumento di oltre 200 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013. Il Sud Italia si sta desertificando. Ad aprile è calato il livello di occupazione, sceso di 0,2 punti percentuali al 55,4%.

Italia, il reddito reale è tornato ai livelli degli anni ‘80, un salto all'indietro di trent'anni Un’analisi di Nomisma evidenzia un continuo calo del potere d’acquisto delle famiglie. A soffrire sono soprattutto i nuclei più giovani, che non hanno spesso altra scelta che emigrare.

Poco meno di mezzo miliardo di ore di cassa integrazione in cinque mesi, che coinvolgono da inizio anno circa 570 mila lavoratori relegati in Cig a zero ore, per una perdita di reddito di 1,8 miliardi di euro, pari a 3.300 euro netti in meno in busta paga. Sono i dati delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio cig della Cgil Nazionale nel rapporto di maggio.

L'emigrazione di mezza età. Addio all’Italia degli over 50: “Nel 2013 quasi 100 mila espatriati”.Licenziamenti, pagamenti che non arrivano, impossibilità di ricollocarsi. Secondo il ministero dell’Interno, dal 2009 a fine 2013, gli italiani tra i 50 e i 59 anni che hanno cercato fortuna all'estero sono stati 362 mila, con forti incrementi negli ultimi anni. Spesso lasciano a casa la famiglia e all'estero si adattano al precariato.

1.026 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views