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Beppe Grillo: “Italia bivacco di profughi, abbiamo Governo di co…oni”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle torna a proporre l’uscita da Schengen e attacca duramente il Governo Renzi.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi fa capire che l’intenzione del Governo è quella di chiedere alle istituzioni europee uno sforzo maggiore per quel che riguarda la distribuzione dei migranti che sbarcano sulle nostre coste, torna a parlare della questione immigrazione anche Beppe Grillo. Lo fa con un lungo post pubblicato sulle pagine del suo blog in cui rilancia la proposta della sospensione del trattato di Schengen e torna ad attaccare la linea timida e rinunciataria del Governo Renzi. Il ragionamento del capo politico del Movimento 5 Stelle prende le mosse dalla scelta del Governo francese di “chiudere le parte” a profughi e clandestini, segno di come “al di là dei proclami della Merkel e di Hollande li considerano in realtà come spazzatura da tenere in Italia, oltre confine”.

Da qui la critica al Regolamento di Dublino, che “va modificato in fretta”, ma anche alla linea di Renzi e Alfano, che “non hanno gli attributi” e sono a capo di “un Governo di coglioni”. Ecco il post integrale pubblicato sul blog di Grillo:

Se sei clandestino non vuoi farti riconoscere per evitare l'espulsione.

Se sei profugo con diritto di asilo non vuoi farti riconoscere (in Italia) altrimenti saresti costretto a rimanerci per il Regolamento di Dublino che impone di stare nel primo Paese di accoglienza.

Se sei profugo vuoi invece farti riconoscere in Germania, in Svezia, in Austria, in Francia per rimanerci

Profugo o clandestino nulla cambia. La mancanza di identità è un'assicurazione sulla vita.

I profughi non identificati cercano di migrare altrove, lontano dall'Italia, e la risposta dei Paesi europei è una sola: chiudere le frontiere, congelare Schengen. Lassù al Nord non si passa. E così l'Italia diventa un bivacco permanente di sfollati nelle stazioni e ai confini con gli altri Stati. Un corridoio (poco) umanitario che sta esplodendo, anche dal punto vista sanitario, nell'indifferenza dell'Europa. Una trappola per italiani e profughi.

Perché dobbiamo rimanere nella UE se quando c'è un problema di queste dimensioni, l'unica sua risposta è di chiudere le porte come nel Medioevo, alzare i ponti levatoi? I profughi non vogliono rimanere in Italia e di questo va preso atto. La UE non li vuole, al di là dei proclami della Merkel e di Hollande che li considerano in realtà come spazzatura da tenere in Italia, oltre confine. E questo è un fatto.

Il Regolamento di Dublino, firmato a suo tempo anche dalla Lega, va modificato in fretta. Il profugo deve poter scegliere il Paese della UE dove essere accolto. Se gli altri Paesi UE escono da Schengen temporaneamente, dobbiamo farlo anche noi. Controlleremo almeno il flusso migratorio che dal Mediterraneo transita attraverso i Paesi balcanici. Per fare queste due cose ci vorrebbe però un governo con gli attributi, invece di un governo di coglioni.

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