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Beppe Grillo insiste: “Diritto di sputo (virtuale) ai politici”

Il leader carismatico del Movimento 5 Stelle dalle pagine del suo blog lascia partire un nuovo attacco alla politica: “E’ necessario un processo pubblico alla classe politica”.
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Grillo-antipolitica

Siamo un popolo civile, lo riconosce anche lui. Quindi una nuova Norimberga non può che essere pacifica, senza violenza. Ma è necessaria: un processo pubblico alla classe politica, in nome e per conto del popolo italiano, un popolo "truffato, spolpato, fottuto, immiserito, deriso". Parole e musica di Beppe Grillo, ovviamente, che dalle pagine del suo blog torna ad affondare contro la classe politica italiana. Come sempre, senza distinzioni, con qualche banalizzazione e tanta carica polemica:

Chiunque abbia ricoperto nella Seconda Repubblica un'importante carica pubblica, tra questi i parlamentari, i ministri, i sottosegretari, i presidenti di regione, i sindaci dei capoluoghi di provincia, i presidenti di provincia, oltre ovviamente ai presidenti del Consiglio e ai presidenti delle Camere, dovrà rendere noto pubblicamente in Rete il suo patrimonio PRIMA e DOPO la sua investitura. Motivare, se esistono, le ricchezze accumulate durante il suo incarico. Case, patrimoni, regalie inconsapevoli […] in effetti è difficile trovare un politico in miseria o qualcuno uscito dai Palazzi del Potere con le pezze al culo.

Un affondo classico si dirà. Per giunta con la solita trovata, buona per titoli e traslazioni di varia natura: "Ogni cittadino deve avere il diritto di sputo virtuale". Eppure c'è qualcosa di diverso, questa volta, non fosse altro per le continue precisazioni anti – fraintendimenti. Del resto, come vi stiamo raccontando, quella del Movimento a 5 stelle è in ogni caso una corsa ad ostacoli, dal momento che alla crescita impetuosa dei consensi si affiancano le tante difficoltà dal punto di vista programmaticogestionaleorganizzativo. Senza parlare dei controsensi e delle incongruenze, questioni aperte cui Grillo dovrà decidersi a dare risposte di senso. Il rischio è che passato il polverone, della Norimberga dei partiti rimanga solo il clima inquisitorio. Un lusso che nemmeno Grillo può permettersi, tanto che anche nella tanto criticata intervista rilasciata a Travaglio ha fatto capire che il Movimento ha davvero bisogno di fare un salto di qualità, sia ampliando il programma che rivedendo alcune scelte interne.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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