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Beppe Grillo: “Il voto segreto è un tradimento degli elettori”

“Il voto segreto è un abominio, un tradimento degli elettori. Io voglio sapere come vota il mio candidato, cosa vota, perché vota”.
A cura di Redazione
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Nel momento di maggiore tensione all'interno della maggioranza, con la Giunta per le Elezioni che mercoledì deciderà sulla decadenza di Berlusconi da senatore e nel pieno della diatriba sul voto segreto o palese che dovrà successivamente esprimerà l'Aula di Palazzo Madama, torna a farsi sentire anche Beppe Grillo. Con un post dal titolo "Voto segreto: preparate le verdure", il capo politico del Movimento si scaglia contro l'ipotesi che il voto sul futuro politico di Berlusconi avvenga "nel segreto dell'urla", giudicandolo l'ultimo atto della rappresentazione di una sceneggiata che porterà al salvataggio del Cavaliere. Per la verità, Grillo riconosce che nemmeno Bersani ed Epifani si fidano di Berlusconi (e dei loro senatori in particolare), ma non lesina una considerazione netta nei loro confronti: Se si vota con il voto segreto, mozione Schifani, Berlusconi è salvo e il pdmenoelle è morto. Se si abolisce il voto segreto, Berlusconi decade e va in galera e il Pdl è morto.

Ecco il complesso del ragionamento di Grillo:

La telenovela del voto segreto su Berlusconi è avvincente come un'intervista di Severgnini o un fondo di Scalfari. Brillante come l'acqua di uno scolo e farsesca come una buffonata. Comincia così. Ci sono tre attori: due amanti e uno che regge il moccolo. Avrete riconosciuto certamente nei due copulatori il pdl e il pdmenoelle (è il primo quello che tromba) e in Monti l'assistente di camera. I tre vogliono salvare il delinquente acclarato, ma ognuno a modo suo. I voti sono dalla loro parte. Nel segreto dell'urna però tutto può succedere. I pdmenoellini hanno fucilato Prodi dietro a una tendina e sono pronti a ripetere le gesta in ogni momento per salvare il loro caro leader Berlusconi. Come fidarsi di un'amante così volubile in confronto alla quale Cicciolina è vergine? Infatti Schifani (dopo averne pronunciato il nome senti il bisogno di lavarti i denti) ha intimato: “Nessuno avalli blitz per modificare il regolamento sul voto segreto dopo l’anomala (?) velocità dell’attività della Giunta, questo sarebbe l’ennesimo comportamento inaccettabile in una vicenda che sta assumendo i contorni di una vera e propria provocazione. Il Pdl, sia ben chiaro, farà da argine a qualsiasi forzatura di regole che fino ad oggi hanno caratterizzato il corretto funzionamento del Senato”.

La storia si complica perché neppure Bersani e Epifani si fidano del pdmenoelle e vogliono l'abolizione del voto segreto per evitare che i loro parlamentari salvino Berlusconi, si mostrino al Paese per quello che sono (reggitori di coda del sovrano di Arcore) e riducano il pdmenoelle a un prefisso telefonico. Se si vota con il voto segreto, mozione Schifani, Berlusconi è salvo e il pdmenoelle è morto. Se si abolisce il voto segreto, Berlusconi decade e va in galera e il pdl è morto. Un vicolo cieco per i due appassionati amanti che non vogliono separarsi perché non possono vivere politicamente uno senza l'altro. Comunque vada, sarà un successo.

Il voto segreto è un abominio, un tradimento degli elettori. Io voglio sapere come vota il mio candidato, cosa vota, perchè vota. Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto la votazione palese e l'abolizione del voto segreto dal regolamento del Senato.Preparate le verdure per celebrare l'ultimo atto della rappresentazione.

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