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Beppe Grillo: “Il Paese è ostaggio di un condannato per evasione”

Non si è fatto attendere il commento di Beppe Grillo sulle vicende di ieri: “Il Paese è in ostaggio a causa di un condannato per evasione fiscale a quattro anni di carcere in secondo grado”.
A cura di Redazione
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Dopo l'incontro con Giorgio Napolitano e la conferenza stampa successiva nella sala Nassirya del Senato della Repubblica, Beppe Grillo torna a scrivere sul suo blog, con un post in cui analizza cosa è successo in Parlamento. Al centro del ragionamento del capo politico del Movimento 5 Stelle vi è la sospensione delle attività parlamentari chiesta ed ottenuta dal Popolo della Libertà: un gesto che testimonia come "il Paese sia in ostaggio" delle vicende personali di Silvio Berlusconi.

La responsabilità, secondo Grillo, è del Partito Unico Pd – Pdl – Scelta Civica, che teme lo "sconvolgimento mai visto" che potrebbe seguire la condanna del Cavaliere in via definitiva e una sua eventuale interdizione dai pubblici uffici. Ecco perché:

Il Paese è in ostaggio a causa di un condannato per evasione fiscale a quattro anni di carcere in secondo grado. Ieri, per il suo processo, si è fermato per solidarietà persino il Parlamento. Hanno votato a favore gli impiegati del pdl nominati alle Camere dal Padrone e una parte degli impiegati del pdmenoellenominati per corrispondenza, sempre dallo stesso Padrone. Il Partito Unico dell'Impunità che strepita contro la corruzione e l'evasione e si indigna per il mancato scontrino di un bar, ha per simbolo e Lord protettore (soprattutto di sé stesso) un evasore conclamato. Berlusconi, novello Sansone con il parrucchino al posto della chioma, minaccia di far morire con sé tutti i Filistei. Con la condanna definitiva da parte della Cassazione i suoi lacchè in Parlamento e i fedeli alleati del pdmenoelle, più fedeli del cane più affezionato, scomparirebbero come neve d'agosto. Presidenti, consiglieri, direttori piazzati un po' ovunque negli enti pubblici e parapubblici farebbero le valige. Uno sconvolgimento mai vistodalla fine della guerra. Siamo al punto da non capire più se è lui a non voler farsi processare o se sono invece i suoi sodali senza arte né parte come Gasparri, Alfano, Santanchè, Brunetta, Bersani, D'Alema, Epifani (pdl o pdmenoelle non fa differenza) a trattenerlo ad ogni costo, imbalsamato come la mummia di Lenin al Cremlino, in esposizione per gli elettori rimbambiti dalle televisioni di regime.Votate l'evasore, votate per voi. Se Berlusconi evade e può fare strame dell'Italia, allora perché un cittadino dovrebbe pagare le tasse o le cartelle di Equitalia? Se il pesce puzza dalla testa e nessun partito (Rigor Montis che volevi tassare anche l'aria dove ti sei nascosto?) o istituzione si tura il naso, anzi tollera e invita a respirare a pieni polmoni il lezzo di impunità, perché il contribuente dovrebbe svenarsi tra tributi, balzelli e dichiarazioni dei redditi? In uno Stato democratico se impunità deve essere, sia per tutti, se evasione deve essere, sia per ognuno. Il Berlusconi che è in noi deve trovare l'uscita per i paradisi fiscali, il lavoro nero, la ricevuta mai data. Ogni evasore che si rispetti, meglio se totale, deve poter avere l'assistenza gratuita di pdl e pdmenoelle. Telefonare per informazioni a Brunetta o a Franceschini, numero verde di Arcore.

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