video suggerito
video suggerito

Beppe Grillo: “Gli 80 euro sono una balla, Renzi ne toglie 65 di detrazioni”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle stronca le misure del Governo Renzi: “La campagna pubblicitaria del venditore di pentole di Firenze finanziata con il sangue delle famiglie italiane”.
A cura di Redazione
3.719 CONDIVISIONI
Immagine

Il giorno dopo la presentazione delle linee guida del Documento di economia e finanza arriva la replica di Beppe Grillo. Il capo politico del Movimento 5 Stelle rilancia una polemica sollevata nei giorni scorsi, che mette in relazione il bonus in busta paga del Governo Renzi con la "possibile" eliminazione delle detrazioni per i coniugi a carico contenuta nella legge delega al Governo presentata al Senato dal "in complicità con giornali e tv di regime", dal momento che "alle stesse categorie cui ha promesso gli 80 euro, le detrazioni per il coniuge a carico che valgono 700 – 800 euro all'anno, 65 euro al mese circa. La campagna pubblicitaria del venditore di pentole di Firenze finanziata con il sangue delle famiglie italiane. Un voto di scambio a 15 euro".

Nello specifico è un post di Carla Ruocco a spiegare la denuncia del Movimento 5 Stelle:

"Niente più detrazioni per il coniuge a carico: è scritto tra le pieghe della più becera ambiguità del cosiddetto Jobs Act, LEGGE DI DELEGA al Governo, attualmente al vaglio del Senato. La lettera c) dell’art. 5 infatti recita così: "introduzione del tax credit, quale incentivo al lavoro femminile, per le donne lavoratrici, anche autonome, con figli minori e che si trovino al di sotto di una determinata soglia di reddito complessivo della donna lavoratrice, e armonizzazione del regime delle detrazioni per il coniuge a carico”

Cosa si nasconde dietro questa faziosa e ambigua dicitura? Un vero e proprio blitz sulla fondamentale detrazione per coniuge a carico, sostituito con un improbabile ed incostituzionalissimo tax credit! Oggi la detrazione per il coniuge a carico spetta a qualunque coniuge lavoratore/lavoratrice, uomo o donna che sia, che abbia moglie o marito a carico cioè che non abbia superato il reddito di 2.840,51 euro annuo, 5 milioni di vecchie lire. Questa detrazione ammonta all’incirca a700/800 euro l’anno. Eliminarla sostituendola con questo cosiddetto tax credit significa ridurre enormemente la platea dei beneficiari!

Infatti la tax credit secondo la fuffa dell’articolo menzionato, spetterebbe come credito d’imposta alle imprese che assumono una donna alle seguenti condizioni, coesistenti:

– donne lavoratrici anche autonome;

– con figli minori;

– che si ritrovino al di sotto di un reddito complessivo;

Interpretando le pieghe di questa strana normativa si scopre che una donna che venisse assunta con questo meccanismo che avesse un coniuge a carico, oppure una coppia senza figli o senza figli minori, perderebbero la detrazione, che invece oggi spetta.

Queste categorie che si troverebbero scoperte, inoltre, sono per lo più proprio quelle alle quali sono stati promessi i famosi 80 euro in busta paga".

3.719 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views