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Beppe Grillo: “Da Renzi solo una scoreggina. Cacci la grana e torni a fare il Sindaco”

Non tarda ad arrivare la risposta di Beppe Grillo a Matteo Renzi: “Aveva annunciato una ‘sorpresina’. C’è stata invece solo una scoreggina. Ora cacci la grana”.
A cura di Redazione
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Che Matteo Renzi fosse diventato il vero "pericolo pubblico numero uno" per Beppe Grillo lo si era capito da tempo. Un po' meno prevedibile era immaginare che il primo vero "duello" da leader del Partito Democratico potesse avvenire contro Grillo e su un tema sul quale, sostanzialmente, le distanze non sono nemmeno così ampie: il finanziamento pubblico ai partiti. Così, all'attacco di Renzi ("sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e su legge elettorale. Se non ci stai sei un chiacchierone e l'espressione buffone vale per te"), Grillo ha subito risposto in maniera durissima: "Renzie aveva annunciato una "sorpresina". C'è stata invece solo una scoreggina".

Per il capo politico del Movimento 5 Stelle la questione non si pone: "Il pdexmenoelle ha preso rimborsi illegittimi in questi vent'anni per circa un miliardo di euro. Soldi degli italiani, provenienti dalle tasse, dal loro lavoro. Anche il miliardo va restituito, il pdexmenoelle si venda le sue proprietà e provveda". E sulla legge elettorale nessuna discussione: "Si sciolga il Parlamento e si ritorni al voto con il Mattarellum". E "Renzi torni a Firenze, la sua città ha bisogno di un Sindaco". Ecco il post:

Renzie aveva annunciato una "sorpresina". C'è stata invece solo una scoreggina. "Noi siamo pronti a rinunciare ai rimborsi elettorali. Però tu ti impegni a cambiare la legge elettorale insieme a noi. Se non lo fai, sei un chiacchierone, Beppe firma qui.", "Io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e su legge elettorale". Renzie ha aggiunto con tono democratico e distensivo "Se noi ci stai, sei per l’ennesima volta un chiacchierone e l’espressione buffone vale per te". I rimborsi elettorali vanno restituiti agli italiani, non a Grillo. Sono soldi che i partiti hanno incassato aggirando un referendum e che la stessa Corte dei Conti ha denunciato come non dovuti. Caccia la grana, Renzie, e cacciala tutta, non solo la seconda rata, anche la prima, quella di luglio, una parte dei 91 milioni che il pdexmenoelle ha portato a casa insieme al partito del noto pregiudicato di cui è ora, grazie al M5S, vedovo inconsolabile. Ma la restituzione dei finanziamenti di questa legislatura è solo un acconto. Il pdexmenoelle ha preso rimborsi illegittimi in questi vent'anni per circa un miliardo di euro. Soldi degli italiani, provenienti dalle tasse, dal loro lavoro. Anche il miliardo va restituito, il pdexmenoelle si venda le sue proprietà e provveda. Il M5S non ha bisogno di "restituire" i rimborsi, non li ha mai presi. E' sufficiente rifiutarli. Renzie informi palle d'acciaio Letta. Le Province? Nel programma del M5S è prevista la loro abolizione. Chiunque presenterà una legge che la prevede sarà votato. Per coerenza, parola sconosciuta a Renzie, il M5S non si è mai candidato alle elezioni provinciali,Renzie è invece stato presidente della Provincia di Firenze. Allora le province gli garbavano proprio. La legge elettorale e il Senato? Questo Parlamento di nominati dal Porcellum non ha la legittimità costituzionale, ma soprattutto morale, per fare una nuova legge elettorale. Chi ha goduto dei frutti del Porcellum, rimasto in vita grazie al pdexmenoelle e a Berlusconi per otto anni, non può riscrivere le regole. Si sciolga il Parlamento e si ritorni al voto con il Mattarellum. Sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale. Nel frattempo, nei mesi di gennaio e febbraio, 100.000 iscritti al M5S certificati definiranno on line la proposta di legge elettorale del M5S. Gli iscritti, non un segretario di partito… Renzie, la porti un bacione a Firenze e la frequenti più spesso. La sua città ha bisogno di un sindaco.

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